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Parte la corsa alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), ma meno della metà sono attive

Le comunità energetiche rinnovabili (CER) sono il nuovo oro dell’energia green, ma più della metà sono ancora ferme, secondo il Politecnico di Milano. Ecco perché

È partita la corsa al nuovo oro dell’energia green: le Comunità energetiche rinnovabili (CER), ma il 72,5% resta al palo. Infatti, le iniziative sulla carta sono aumentate dell’89% rispetto al 2023, ma sono poche le CER attive. Di questo passo, sarà impossibile raggiungere il target dei 5 GW di nuovi impianti incentivabili entro la fine del 2027, fissato dal recente decreto ministeriale sulle CER. È lo scenario delineato nell’Electricity Market Report 2024 di Energy&Strategy, team di esperti del Politecnico di Milano.

CER AL PALO

I progetti di Comunità energetiche rinnovabili (CER) crescono a vista d’occhio. Tuttavia, sono attive solo 46 CER dei 168 progetti presentati quest’anno. Delle 168 proposte di CER registrate a maggio 2024, ben 121 sono ancora in fase di progettazione (72,5%). La novità più positiva, secondo gli esperti di Energy& Strategy, è che rispetto al 2023 sono state presentate proposte in tutte le regioni italiane. Un trend che dimostra che le CER sono attrattive in tutto il Paese.

“Dal 2023 al 2024 il numero di iniziative rilevate è circa raddoppiato, tuttavia, solo un quarto di esse sono risultate attive”, si legge nel report del Politecnico di Milano.

GLI OSTACOLI

Sono diversi gli ostacoli che intralciano la realizzazione di comunità energetiche per la produzione e la condivisione dell’energia green e rinnovabile. L’ultima edizione dell’Electricity Market Report 2024 di Energy&Strategy, il team di esperti del Politecnico di Milano specializzato nell’analisi dei trend nel campo dell’energia e della sostenibilità, identifica la scarsa chiarezza su ruolo e le effettive responsabilità del referente delle configurazioni come uno dei problemi principali. Questa carenza rappresenta infatti un disincentivo per privati e PA ad assumere il ruolo di referente.

Altri ostacoli sono l’incertezza sulla fiscalità per i proventi nel caso delle CER che non ssono configurate come associazioni. Inoltre, la quantità di documentazione necessaria per la procedura di inserimento degli impianti all’interno delle configurazioni non favorisce la nascita di questi progetti.

“Questi ed altri elementi frenano in particolare la partecipazione delle imprese ritardando o persino annullando la partenza di progetti di CER”, si legge nel report.

CER: LA CLASSIFICA DELLE REGIONI

Le Regioni dove sono sorte più comunità energetiche sono: Piemonte, Lazio, Sicilia e Lombardia. Complessivamente, a maggio erano attive 80 CER (il 48% del totale), secondo il report del Politecnico di Milano.

Nel 50% dei casi è stata costituita un’associazione e nel 30% una cooperativa, su un campione di 60 CER, secondo gli esperti del Politecnico di Milano.

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