ARERA e REWS attribuiscono i costi al sistema maltese che beneficerà per il 90% della nuova opera
L’ARERA e il regolatore energetico maltese REWS hanno adottato una comune decisione sulla ripartizione dei costi del gasdotto Italia – Malta “Melita TransGas” ai sensi del Regolamento UE 347/2013.
COLLEGHERÀ DELIMARA CON GELA
Il gasdotto, che è stato identificato dalla Commissione Europea sin dal 2013 come progetto europeo di interesse comune, collegherà il sito di Delimara, in territorio maltese, con un nuovo terminale da realizzare a Gela mediante un tracciato di circa 160 km, in massima parte sottomarino.
Il 90% DEI BENEFICI AL SISTEMA GAS MALTESE
Poiché oltre il 90% dei benefici netti associati al nuovo gasdotto è attribuibile al sistema maltese, ARERA e REWS hanno raggiunto l’accordo – ratificato da ARERA con la delibera 225/2019/R/eel – che attribuisce a Malta la totalità dei costi di investimento del gasdotto Melita TransGas. I 2 Regolatori hanno valutato la richiesta di investimento presentata dalla società promotrice di Melita Transgas, che stima i costi complessivi del gasdotto a circa 400 milioni di Euro.
BENEFICI ANCHE PER L’ITALIA
Il nuovo gasdotto consentirà la connessione fisica di Malta al sistema gas europeo, ridurrà i costi di approvvigionamento gas per il sistema maltese, migliorerà la sicurezza di approvvigionamento e ridurrà l’impatto ambientale in termini di emissioni di CO2. Sono inoltre attesi dei benefici anche per il sistema italiano, perché una parte – sebbene minima – dei propri futuri costi di trasporto sarà sostenuta da utenti maltesi.
GASDOTTO COMPLETATO NEL 2024
Si prevede che il gasdotto Melita TransGas verrà completato nel 2024 con una capacità massima di circa 2 miliardi di metri cubi all’anno. Trasporterà gas dalla Sicilia alle centrali elettriche di Delimara, sostituendo il gas che è ora disponibile grazie a un terminale galleggiante di stoccaggio e alla relativa unità di rigassificazione.