Il colosso francese Total rinuncia alla realizzazione di un impianto per l’estrazione del gas naturale in Iran.
Le minacce di Donald Trump contro chiunque faccia affari con Teheran stanno sortendo effetti. La compagnia francese Total ha annunciato di rinunciare a un progetto per la costruzione di un impianto estrattivo di gas naturale al largo della costa meridionale iraniana. L’ha fatto per evitare di incorrere nelle sanzioni secondarie minacciate da Washington.
Il progetto iniziale, approvato lo scorso luglio, valeva 4,8 miliardi di dollari. Il Ministro del petrolio Bijan Namdar Zanghaneh ha dichiarato che il processo di sostituzione di Total con un’altra compagnia «è in corso», anche se alcuni analisti mettono in dubbio il fatto che ci siano molti altri soggetti in grado di affrontare un simile investimento, a maggior ragione col rischio di incappare nelle sanzioni.
Mentre l’Europa manifesta la volontà di dare seguito all’accordo sul nucleare, lo stesso che Trump ha stracciato reintroducendo le sanzioni, la Cina è intenzionata a proseguire la sua attività di importazione di greggio dall’Iran, nell’ambito della guerra commerciale in corso con gli Stati Uniti.