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Nucleare

Per l’energia nucleare è l’alba di una nuova era?

Ecco perché, nei prossimi 10 anni, c’è la possibilità di un maggiore sviluppo di questa controversa energia

L’AIEA, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, per quest’anno ha già aumentato le proiezioni per la crescita del nucleare, ma la necessità di una maggiore diversità e sicurezza energetica in risposta all’invasione russa dell’Ucraina spingerà questa cifra ancora più in alto? Alcuni Paesi stanno già rimettendo in discussione i loro attuali piani per l’energia nucleare, con il potenziale per un maggiore sviluppo di questa controversa energia nel prossimo decennio.

LE PREVISIONI AIEA SUL NUCLEARE NEI PROSSIMI ANNI

Con la spinta internazionale alla transizione dai combustibili fossili alle alternative rinnovabili emersa dal vertice COP26 dello novembre 2021, molti stanno riconsiderando lo sviluppo delle loro industrie nucleari. Le prospettive AIEA per il 2021 presentano un aumento nello scenario high case, con il potenziale per la capacità di generazione nucleare globale di raddoppiare a 792 GW (net electrical) entro il 2050 da 393 GW(e) dell’anno scorso. Questo è il 10% in più rispetto alla proiezione high case dell’anno precedente di 715 GW(e) entro il 2050. Tuttavia, l’organizzazione riconosce che intraprenderà un’azione significativa per raggiungere questo scenario.

Il direttore generale dell’AIEA, Rafael Mariano Grossi, ha affermato che “le nostre nuove proiezioni mostrano che l’energia nucleare continuerà a svolgere un ruolo indispensabile nella produzione di energia a basse emissioni di carbonio” e che “i risultati del rapporto rappresentano un segnale incoraggiante di una crescente consapevolezza che l’energia nucleare – che non emette anidride carbonica durante il funzionamento – è assolutamente vitale nei nostri sforzi per raggiungere le zero emissioni nette”.

La previsione di un aumento della produzione di energia nucleare arriva in un momento in cui i governi sono sempre più preoccupati per il passaggio a delle alternative energetiche più ecologiche, con molti che stabiliscono obiettivi ambiziosi net zero per il 2050. Lo scenario high case vedrebbe l’energia nucleare contribuire al 12% dell’elettricità globale entro il 2050.

IL NUCLEARE NELLA TASSONOMIA EUROPEA

Proprio di recente, la Commissione Europea ha pubblicato un Green Deal europeo che stabilisce “un sistema di classificazione, un elenco di attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale”.
In questo sistema, la Commissione include sia l’energia nucleare che il gas naturale, suggerendo che entrambi sono vitali per la transizione dai combustibili fossili “più sporchi”. La produzione di energia nucleare non emette gas serra, il che la rende preferibile ad altre opzioni. Questa classificazione dell’energia nucleare come “verde” potrebbe vedere i governi rivolgersi sempre più a questa fonte di energia per colmare il divario tra combustibili fossili e opzioni completamente rinnovabili, in particolare perché si prevede che nei prossimi 30 anni la produzione globale di elettricità raddoppierà.

IL NUCLEARE ALL’INTERNO DEL CONFLITTO RUSSIA – UCRAINA

All’inizio di questo mese le forze russe hanno attaccato la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, provocando violente reazioni in tutto il mondo dal momento che le persone temevano un altro disastro nucleare. Allo stesso tempo, tuttavia, le potenze globali stanno riconoscendo l’importanza dell’energia nucleare come potenziale fonte di energia futura.

Nel loro stato attuale, l’eolico e il fotovoltaico da soli non possono fornire l’energia necessaria per soddisfare la domanda globale, con i governi che cercano alternative adeguate per colmare il divario.
E al vertice COP26, per la prima volta da decenni, diversi rappresentanti hanno mostrato interesse per l’energia nucleare.

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