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Rinnovabili

Perché il 2022 è stato l’anno d’oro delle rinnovabili

Anche se la capacità mondiale di rinnovabili potrebbe non crescere abbastanza velocemente da raggiungere determinati obiettivi del 2050, il 2022 è stato comunque un anno da record

Nonostante gli esperti affermino che la capacità mondiale di energia rinnovabile non stia crescendo abbastanza velocemente da sostenere gli impegni del governo per una transizione verde entro il 2050, nel 2022 sono stati battuti diversi record di produzione di energia pulita, e sono stati compiuti numerosi progressi su diverse fonti.

Le aziende energetiche in Nord America, Europa e Asia hanno stabilito infatti piani per sviluppare importanti impianti di idrogeno verde, centrali idroelettriche e nuove tecnologie che utilizzano il moto ondoso e le maree.

ENERGIA RINNOVABILE DA RECORD NEL REGNO UNITO

L’energia eolica continua ad essere uno dei settori di energia rinnovabile in più rapida crescita. Nel Regno Unito, il National Grid ESO ha dichiarato che nell’ultima settimana del 2022 è stato prodotto un livello record di energia eolica, con 20.918 GW di elettricità prodotta nella mezz’ora tra le 18:00 e le 18:30 del 30 dicembre 2022. Ciò significa che quel giorno l’energia eolica ha contribuito per il 61,4% all’approvvigionamento energetico del Regno Unito. Il record precedente era stato stabilito con una potenza di 20.896 GW il 2 novembre 2022.

Il Regno Unito ha alcune delle migliori condizioni in Europa per la produzione di energia eolica, con 74 terawattora (TWh) di generazione raggiunta a fine dicembre 2022, grazie alla quale ha prodotto energia sufficiente per alimentare 19 milioni di case.

Nell’agosto dello scorso anno, il Regno Unito ha raggiunto 25,5 GW di capacità eolica, con un aumento di 10,5 GW rispetto al 2017. Ciò grazie ai parchi eolici sia onshore che offshore. E il nuovo progetto Seagreen da 1,1 gigawatt di SSE Plc e TotalEnergies SE dovrebbe entrare in funzione la prossima estate. Complessivamente, la pipeline del Regno Unito per i progetti eolici, sia in esercizio che in fase di sviluppo, ammonta a 129 GW , di cui 93,3 GW offshore.

RECORD ANCHE PER LA GERMANIA NEL 2022

Anche in Germania, lo scorso anno, è stato stabilito un nuovo record di produzione di energia rinnovabile, con il paese che ha prodotto 256 TWh di elettricità da fonti rinnovabili. Le migliori condizioni meteorologiche hanno consentito alla produzione di energia solare di aumentare del 23% rispetto al 2021. Le energie rinnovabili hanno contribuito al 46 per cento del consumo energetico della Germania nel 2022, con un aumento rispetto al 41 per cento dell’anno precedente.

Tuttavia, gli esperti suggeriscono che la Germania debba realizzare ancora molti progetti di energia rinnovabile per raggiungere i suoi obiettivi climatici. Per raggiungere l’obiettivo di 600 TWh di capacità di energia rinnovabile entro il 2030, pari all’80% del suo consumo energetico, la produzione di energia verde nel 2022 dovrebbe essere di circa 270 TWh.

CINA PRIMA AL MONDO NELLE RINNOVABILI MA SULLA BUONA STRADA PER BATTERE OGNI PRIMATO

Anche la Cina è sulla buona strada per battere i record di produzione sia di combustibili fossili che di energia rinnovabile, con significativi investimenti governativi nello sviluppo del suo settore dell’energia verde. L’energia solare per la produzione di elettricità è aumentata del 30% tra gennaio e ottobre, rispetto allo stesso periodo del 2021. E il contributo dell’energia eolica per l’elettricità è aumentato del 25%. La Cina continua ad essere il più grande produttore di energia rinnovabile al mondo, come evidenzia Reuters.

SETTORE IN SALUTE IN ITALIA DOPO ANNI DI TORPORE

E l’Italia? Nel primo semestre del 2022 si è registrato un totale di 1.211 MW di nuova potenza installata di rinnovabili (+168% rispetto allo stesso periodo del 2021), 1.061 MW per fotovoltaico (+193%), 123 MW per eolico (+66%) e 27 MW per idroelettrico (+72%) secondo i dati dell’Osservatorio Fer (Fonti di energia rinnovabili) realizzato da ANIE Rinnovabili, associazione di ANIE Federazione, sulla base dei dati di Terna.

MA le cose potrebbero migliorare con gli ultimi conteggi e nel 2023 grazie al fatto che risultano sbloccati lo scorso anno, progetti per nuove rinnovabili pari a 11 GW di nuovi impianti con 9,5GW che dovrebbero entrare in funzione a stretto giro. E ciò in attesa di rendere operativo il decreto sulle aree idonee che dovrebbe assicurare una maggiore celerità nell’approvazione di progetti rinnovabili considerando anche che le richieste di connessione alla rete in alta tensione già presentate hanno raggiunto i 280 GW.

SOLARE ED EOLICO FORNISCONO IL 77% DELLE RINNOVABILI NEL MONDO

Complessivamente, la domanda globale di elettricità è aumentata del 3% nella prima metà del 2022, rispetto all’anno precedente. Le operazioni di energia rinnovabile sono state in grado di soddisfare la totalità di questo aumento della domanda , con l’eolico e il solare che forniscono il 77% e l’idrogeno il resto. In Cina, l’aumento della generazione eolica e solare ha fornito il 92% dell’aumento della sua domanda di elettricità; negli Stati Uniti ha raggiunto l’81% e in India il 23%.

I DATI EUROPEI

Oltre a mettere molti paesi sulla buona strada per rispettare gli impegni in materia di energia rinnovabile e clima nei prossimi decenni, l’aumento della capacità globale di energia verde ha avuto un effetto più immediato in Europa. Tra maggio e agosto dello scorso anno, l’Ue ha generato il 12% della sua elettricità da fonti di energia solare, con un aumento del 9% rispetto al 2021. Ciò equivale a 29 miliardi di euro di importazioni di gas risparmiate grazie ai progetti di energia solare. Nel frattempo, l’energia eolica ha contribuito per circa il 12% all’energia generata in Europa, mentre l’energia idroelettrica ha fornito l’11%.

Anche se c’è ancora molta strada da fare per raggiungere i target dell’accordo di Parigi e gli impegni sul clima della COP27 sia l’Europa che l’Asia hanno registrato enormi progressi nel loro sviluppo di energia verde, con quasi il 33 per cento dell’elettricità mondiale che dovrebbe provenire da fonti rinnovabili entro il 2024 rispetto al 29 per cento nel 2020, sottolinea un report della BDO.

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