Le FSRU sono state fondamentali durante la crisi delle forniture di gas nel 2022, quando la Russia aveva ridotto drasticamente la fornitura diretta di gas alla Germania attraverso i gasdotti, una situazione poi aggravata dalla distruzione dei gasdotti Nord Stream
Le navi “Neptune” e “Energos Power”, che costituiscono il nucleo del terminale galleggiante di GNL “Deutsche Ostsee” nel porto di Mukran, sull’isola di Rügen, in Germania, rimangono molto al di sotto del loro potenziale. Attualmente, immettono nella rete pubblica meno dell’uno per cento della quantità di gas tecnicamente possibile.
LA CAPACITÀ DI IMPORTAZIONE E PRODUZIONE DI GNL
Le due navi sono FSRU (Floating Storage and Regasification Units), unità di stoccaggio e rigassificazione galleggianti che consentono l’importazione di gas naturale liquefatto (GNL) in Germania. Le navi metaniere possono pompare il loro carico sulla “Neptune” e sulla “Energos Power”, che possono stoccare il GNL e rigassificarlo, convertendolo in stato gassoso per immetterlo nella rete di gasdotti tedesca.
Secondo Deutsche Regas, che gestisce il terminale, le due navi insieme possono immettere nella rete 13,5 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno, equivalenti a circa il 15% della domanda totale di gas naturale della Germania. Tuttavia, l’anno scorso, le due navi erano ben lontane da questa cifra, raggiungendo a malapena il dieci per cento del volume di gas potenzialmente producibile.
IL RUOLO STRATEGICO DEL TERMINALE DI MUKRAN
Questo dato mette in discussione l’efficacia dell’infrastruttura di importazione di GNL in Germania, il cui sviluppo era stato fortemente promosso dal governo nel 2022 per diversificare l’approvvigionamento di gas del Paese. Il terminale “Deutsche Ostsee”, in particolare, riveste un ruolo importante in questo senso, grazie alla sua posizione e alla vicinanza geografica a importanti gasdotti che possono trasportare il gas verso i Paesi dell’Europa centrale e orientale.
Le FSRU sono state fondamentali durante la crisi delle forniture di gas nel 2022, quando la Russia aveva ridotto drasticamente la fornitura diretta di gas alla Germania attraverso i gasdotti, una situazione poi aggravata dalla distruzione dei gasdotti Nord Stream.
I TERMINALI GALLEGGIANTI COME SOLUZIONE TRANSITORIA
La Germania si è trovata così ad affrontare una grave crisi di approvvigionamento di gas, e le FSRU hanno rappresentato una soluzione rapida per importare grandi quantità di GNL da Paesi come Stati Uniti o Qatar. Le procedure di autorizzazione sono state radicalmente abbreviate e i gasdotti di collegamento ai siti dei terminali sono stati posati a una velocità senza precedenti.
In particolare, nel caso del rigassificatore di Mukran, il governo ha dovuto affrontare massicce e prolungate proteste da parte degli abitanti dell’isola di Rügen, degli operatori economici, degli ambientalisti e una sorda opposizione del governo del Land Meclemburgo-Pomerania Anteriore. Timori erano legati al destino turistico dell’isola, il cui settore rappresenta la principale risorsa economica, e alla salvaguardia delle tante aree naturali, terrestri ma soprattutto marine, che insistono attorno a quest’isola nel Mar Baltico.
Nonostante l’importanza strategica e gli ingenti investimenti, i terminali galleggianti di GNL in Germania, come quello di Mukran, non vengono attualmente utilizzati appieno, sollevando interrogativi sulla loro efficienza e sul contributo effettivo alla sicurezza energetica del Paese.