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Perché la digitalizzazione è fondamentale per il futuro disegno del mercato elettrico. Il report Oies

La transizione digitale nel settore dell’energia elettrica porterà a una frammentazione verticale della catena del valore, ma anche a un’integrazione orizzontale con altri settori come quello dei trasporti – è l’analisi dei ricercatori

Nel complesso, la transizione digitale porterà a un settore elettrico più efficiente e flessibile, ma richiederà un’attenta considerazione delle sue implicazioni per la struttura del settore e i meccanismi di tariffazione. Le tecnologie digitali infatti possono anche abilitare nuovi ecosistemi energetici, contribuire all’innovazione dei modelli di business e accelerare la transizione energetica stessa. È quanto emerge dall’ultimo studio dell’Oxford Institute for Energy Studies (Oies) dal titolo “The implications of digitalization on future electricity market design”.

TRE SPUNTI DI RIFLESSIONE: STRUTTURA DEL SETTORE, PRODOTTI FINALI E PREZZI

Tre le aree spunto di riflessione: struttura del settore, prodotti finali e prezzi. “La transizione digitale nel settore dell’elettricità porterà a una frammentazione verticale della catena del valore, ma anche a un’integrazione orizzontale con altri settori come quello dei trasporti. Se da un lato la digitalizzazione può aumentare la frammentazione e il potere di mercato nella catena del valore, dall’altro può creare nuove opportunità per gli operatori più piccoli e ridurre la capacità in eccesso”, osservano i ricercatori dell’Oies.

SI PREVEDE L’INGRESSO SUL MERCATO DI NUOVI OPERATORI PIÙ PICCOLI

Non solo. Oies prevede l’ingresso sul mercato di nuovi operatori più piccoli, “che competono in modo modulare piuttosto che in base alla scala. Ciò potrebbe portare a una maggiore concorrenza in alcuni segmenti, mentre altri potrebbero essere soggetti a un maggiore potere di mercato. La digitalizzazione può ridefinire i prodotti finali del settore elettrico, lanciandone di nuovi, ma poiché alcuni segmenti possono avere costi marginali pari a zero, ciò richiederebbe un nuovo approccio ai prezzi e al packaging”.

LE CONCLUSIONI: INTERAZIONE E CO-EVOLUZIONE

“La digitalizzazione e le tecnologie di decarbonizzazione possono interagire e co-evolvere per creare nuovi sistemi che possono trasformare ulteriormente il settore energetico. Utilizziamo il quadro di riferimento della coevoluzione per analizzare i potenziali risultati di questa interazione e suggeriamo due corollari. Il primo corollario riguarda il modo in cui l’interazione tra le due tecnologie può portare all’emergere di una struttura trasversale o parallela della catena del valore. Il secondo si concentra sull’iperspecializzazione e sulla determinazione dei prezzi a costo marginale non nullo e suggerisce che il costo marginale nullo delle energie rinnovabili richiederebbe un nuovo meccanismo per catturare le fonti di scarsità”.

Questo quadro, proseguono i ricercatori di Oies “può aiutare ad analizzare le questioni politiche rilevanti, come la consultazione sul mercato dell’energia elettrica nel Regno Unito e nell’UE. Il quadro di riferimento si allinea bene con la proposta di un approccio a due mercati che che incoraggerebbe la flessibilità della domanda e incentiverebbe le imprese a creare prodotti iper-specializzati”.

Insomma, sottolinea la ricerca “la digitalizzazione ha il potenziale per rivoluzionare il settore dell’energia elettrica, sconvolgendo la sua attuale struttura industriale, rendendo possibili nuovi prodotti e, in ultima analisi, migliorando le prestazioni complessive del settore. Una domanda pertinente che deve essere affrontata nella ricerca futura è la domanda inversa: se ci sono determinate strutture e retaggi del settore in termini di regolamentazione e infrastrutture che facilitano o ostacolano la digitalizzazione. Poiché il settore elettrico continua a evolversi e a integrare le tecnologie digitali, è fondamentale considerare come le strutture del settore possano sostenere o ostacolare l’innovazione”.

FUTURO DINAMICO E COMPLESSO CHE RICHIEDERÀ SOLUZIONI INNOVATIVE

Il futuro del settore elettrico “sarà caratterizzato da cambiamenti complessi e dinamici che richiederanno richiedono soluzioni innovative – ammette l’analisi dell’Oxford institute for energy studies -. Nel complesso, la transizione digitale porterà a più efficienza e flessibilità, ma richiederà un’attenta considerazione delle sue implicazioni per la struttura del settore e i meccanismi di tariffazione. Le tecnologie digitali possono anche consentire nuovi ecosistemi energetici, contribuire all’innovazione dei modelli di business e accelerare la transizione energetica stessa”.

SI PREVEDE UNA FRAMMENTAZIONE VERTICALE DELLA CATENA DEL VALORE E UN’INTEGRAZIONE ORIZZONTALE CON ALTRI SETTORI COME QUELLO DEI TRASPORTI

“La transizione digitale nel settore dell’energia elettrica porterà a una frammentazione verticale della catena del valore, ma anche a un’integrazione orizzontale con altri settori come quello dei trasporti – è l’analisi dei ricercatori -. Mentre la digitalizzazione può aumentare la frammentazione e il potere di mercato nella catena del valore, può anche creare nuove opportunità per gli operatori più piccoli e ridurre la capacità in eccesso. Inoltre, si prevede l’ingresso sul mercato di nuovi Inoltre, si prevede che nuovi operatori più piccoli entreranno nel mercato, competendo in modo modulare piuttosto che in base alla scala. Questo può concorrenza in alcuni segmenti, mentre altri potrebbero essere soggetti a un maggiore potere di mercato. La digitalizzazione può ridefinire i prodotti finali del settore dell’energia elettrica, lanciandone di nuovi, ma poiché alcuni segmenti possono avere costi marginali nulli, ciò richiederebbe un nuovo approccio ai prezzi e al packaging”, ha concluso la ricerca di Oies.

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