La Lega avrà un ruolo centrale nella scelta del nuovo presidente di ARERA. Il successore di Besseghini potrebbe militare nel Carroccio. Ecco perché
La Lega ha tutte le carte in regola per fare la parte del leone sulla scelta del nuovo presidente di ARERA. Non è da escludere che il successore di Stefano Besseghini possa militare nel partito guidato da Matteo Salvini, ma gli interessi in gioco sono tanti e l’esito è incerto. Certo è, invece, che la nomina del alla guida di ARERA sta creando non poche agitazioni nella maggioranza.
ARERA, PERCHE’ LA LEGA PUO’ FARE LA PARTE DEL LEONE
Perché la Lega è in pole position per la scelta del nuovo presidente dell’Autorità? La spiegazione è nascosta nelle pieghe dei numeri e dei Regolamenti. Il primo indizio si trova nell’iter per l’elezione del presidente di ARERA. È il CdM a nominare il nuovo vertice dell’Autorità, poi votato nelle Commissioni Parlamentari competenti (VIII e X). Se il candidato ottiene la maggioranza di ⅔, riceverà la nomina definitiva per mano del Presidente della Repubblica. Le commissioni “competenti” per ARERA Ambiente (VIII) e Attività Produttive (X) della Camera e Ambiente e Industria del Senato. La maggioranza di centrodestra controlla saldamente questi collegi. Quindi, le probabilità che il candidato presentato dal Governo verrà eletto sono alte. Per ottenere la vittoria, sono sufficienti 24 voti favorevoli alla Camera e 14 al Senato.
LEGA SECONDA ALLA CAMERA PER POLTRONE NELLE COMMISSIONI
La Lega è il secondo Partito di maggioranza più rappresentato nelle Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera dei Deputati, dopo Fratelli d’Italia. Nella Commissione Ambiente della Camera la Lega vanta infatti 5 membri: Alessandro Manuel Benvenuto, Andrea Dara, Graziano Pizzimenti, Alberto Stefani e Gianpiero Zinzi. Il Carroccio si aggiudica il primato di secondo gruppo più numeroso del Collegio.
Il partito guidato da Matteo Salvini si è assicurato 5 poltrone su 20 anche in Commissione Attività Produttive. I deputati legisti sono: Alberto Gusmeroli, Laura Ravetto, Giorgia Andreuzza, Andrea Barabotti, Luca Toccalini. Ma il peso politico della Lega non è da sottovalutare. Infatti, sulla pesante poltrona di presidente del collegio siede il leghista Gusmeroli.
ARERA, AL SENATO MENO POLTRONE MA PESANTI
Al Senato, invece, la Lega ha un peso numerico ridotto. Infatti, ha 3 senatori su 22 sia in Commissione Ambiente (Salvatore Germanà, Tilde Minasi e Manfredi Potenti) sia in Commissione Industria (Giorgio Maria Bergesio, Mara Bizzotto e Gianluca Cantalamessa). È quindi marginale in termini numerici. Tuttavia, il Carroccio è riuscito a piazzare i suoi senatori in posizioni apicali.
Ad esempio, Antonino Salvatore Germanà ricopre il ruolo di segretario di Commissione, Bergesio è vicepresidente e Mara Bizzotto è vicepresidente Vicario.
ARERA, I POSSIBILI SCENARI
Numeri che non assicurano matematicamente la maggioranza richiesta dalla legge, ma permettono alla Lega di esercitare un’importante influenza politica e negoziale nella scelta del profilo del candidato. Il Carroccio non non ha potere di veto, ma sarà cruciale per tenere compatta la coalizione di centrodestra. Per questa ragione, il segretario Matteo Salvini dovrà trovare un accordo con gli alleati di centrodestra per portare a casa la nomina del presidente di ARERA. Un mancato accordo sul nome potrebbe far saltare i piani del Governo di assicurarsi una poltrona cruciale.