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Fico Slovacchia

Perché la Slovacchia è diventata una spina nel fianco per l’Unione europea

Domani il premier Robert Fico discuterà del transito di gas con la Commissione europea. Nel frattempo, in Slovacchia manifestazioni in piazza per la sua vicinanza a Putin

Il primo ministro slovacco Robert Fico – che ha tentato di riprendere il transito del gas russo attraverso l’Ucraina – domani discuterà la questione con i funzionari della Commissione europea. La Russia ha detto di essere favorevole alla ripresa del transito attraverso l’Ucraina, che ha rifiutato di rinnovare l’accordo per consentirlo affermando che aiuta a finanziare il conflitto russo-ucraino.

L’IMPORTANZA DEL GAS RUSSO PER LA SLOVACCHIA

Il transito attraverso l’Ucraina è stata una rotta consolidata per l’invio di rifornimenti a Slovacchia, Austria ed ex Moldavia sovietica. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha rimproverato Fico per aver cercato di assicurarsi nuove forniture da Mosca, anziché dai Paesi occidentali. Il mese scorso Fico ha incontrato al Cremlino il presidente russo Vladimir Putin per discutere dei flussi di gas verso Bratislava.

La Slovacchia ha accolto con favore una dichiarazione della Commissione europea sulla prosecuzione dei colloqui con l’Ucraina sul possibile rinnovo del transito del gas, aggiungendo che ora vede di nuovo sul tavolo l’opzione di spedire gas dall’Azerbaigian.

LE ESPORTAZIONI USA DI GNL E LE PAROLE DI ZELENSKY

Come ricorda l’agenzia Reuters, la scorsa settimana il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha revocato il congelamento dei permessi di esportazione di GNL imposto dalla precedente amministrazione Biden, una mossa che probabilmente rafforzerà la produzione energetica USA. Zelensky ha accolto con favore la mossa di Trump, descrivendola come “proprio ciò di cui c’è bisogno per la sicurezza e la stabilità: più risorse energetiche dai nostri partner per l’Europa. Per pagare il GNL statunitense servono soldi, mentre per il gas russo si paga con soldi e con indipendenza e sovranità, ma non il signor Fico. Lui sceglie Mosca, invece dell’America e di altri partner, che possono fornire gas al suo Paese su base commerciale. Questo è il suo errore”, ha scritto su Telegram il presidente ucraino.

LE MINACCE DELLA SLOVACCHIA E LA REAZIONE DELL’UCRAINA

Zelensky e Fico si sono scambiati delle frecciatine sulla proposta del premier slovacco di ripristinare i flussi di gas russo attraverso l’Ucraina. Fico ha minacciato di tagliare le forniture di elettricità di emergenza all’Ucraina, ridurre gli aiuti per i rifugiati in Slovacchia o usare il suo diritto di veto sulle decisioni dell’Unione europea relative a Kiev. Zelensky ha ospitato un leader dell’opposizione slovacca a Kiev e ha sostenuto i manifestanti che denunciavano l’inclinazione politica di Fico verso la Russia.

LE PROTESTE IN SLOVACCHIA E IL TENTATO VOTO DI SFIDUCIA

Intanto, venerdì scorso in diverse città della Slovacchia ci sono state grandi proteste contro Fico, che guida una coalizione accomunata da posizioni filorusse e idee sovraniste. Nella capitale Bratislava e in altre città decine di migliaia di persone hanno protestato, in particolare contro l’avvicinamento di Fico alla Russia. I manifestanti hanno mostrato molti slogan contro la Russia e a sostegno dell’Ucraina, oltre a numerose bandiere dell’Unione europea.

Nelle ultime settimane le critiche al premier si sono intensificate, dopo che, a fine dicembre, Fico è andato in visita in Russia per discutere con Putin della fornitura di gas russo alla Slovacchia. I partiti di opposizione avevano chiesto un voto di sfiducia contro il premier, che si sarebbe dovuto tenere lo scorso 21 gennaio. Dopo che Fico ha ottenuto che si svolgesse in segreto, però, le opposizioni hanno ritirato la richiesta in segno di protesta.

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