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Perché la Spagna sta facendo brillare il mercato europeo delle rinnovabili

Il Paese brilla nell’ambiente ed è all’avanguardia negli investimenti nel Vecchio Continente, ma rischia di sprecare il 7% della sua energia rinnovabile entro il 2030 se non installa abbastanza batterie di riserva
Gli investitori nelle energie rinnovabili guardano alla Spagna prima che a qualsiasi altro paese. Questo perché la penisola si è posizionato all’avanguardia nei Power Purchase Agreement (PPA) e attira l’attenzione delle più importanti aziende e figure del settore mondiale delle energie rinnovabili. La Spagna, insomma, sta diventando un punto di riferimento nella commercializzazione di energia pulita grazie alla competitività dei suoi prezzi, secondo El Periódico de la energía citato da Huffigton Post Spagna.
PERCHÉ LA SPAGNA È COSÌ QUOTATA NELLE RINNOVABILI
Questa tendenza è in gran parte dovuta ai prezzi più bassi in Spagna e al suo enorme potenziale di generazione di energia. Ma anche e soprattutte alele condizioni climatiche non possono essere migliori, con una grande quantità di energia solare ed eolica, sottolinea il quotidiano specializzato. La geografia favorevole e lo sviluppo di solide infrastrutture hanno fatto sì che i costi di produzione delle energie verdi spagnole rendessero il paese iberico un luogo ideale per produrre e, in definitiva, per investire.
Questa situazione ha favorito inoltre anche il fatto che molte aziende spagnole siano riuscite ad espandersi in tutta Europa per commercializzare l’energia che producono a prezzi molto convenienti.
“Finora quest’anno, abbiamo già visto oltre 135 transazioni, che è ancora in calo rispetto al record dello scorso anno di 193 transazioni. Se l’anno continua allo stesso ritmo, potremmo finire con più di 250 transazioni (superando i 18,4 gigawatt firmati in tutto il 2022). Ciò si verifica quando un acquirente più piccolo entra nel mercato”, ha dichiarato a El Periódico de la Energía Diego Ortiz, principale analista di ricerca presso S&P Global.
IL MERITO È DEI PPA
In effetti, la liquidità nel settore PPA è aumentata quest’anno finora, con un’attività particolarmente forte registrata a luglio, con un totale di 20 transazioni chiuse finora. Pertanto, secondo i dati presentati da S&P Global, insieme a una maggiore liquidità, il mercato PPA ha registrato uno spostamento verso termini temporali più lunghi, 10 anni in primis e 15 anni come seconda scelta.
LA SPAGNA RISCHIA DI SPRECARE IL 7% DELLA SUA ENERGIA RINNOVABILE ENTRO IL 2030 SE NON INSTALLA ABBASTANZA BATTERIE DI RISERVA
Secondo un recente rapporto realizzato da PwC e Ciemat per la Naturgy Foundation, la Spagna rischia però perdere fino al 7% dell’energia rinnovabile che produce nel 2030 a causa della mancanza di infrastrutture di accumulo stazionarie (ovvero batterie tampone), superando con il 5% fissato dal regolamento europeo come limite massimp.
Come riportato da elEconomista, saranno necessari 8.000 MWh di potenza installata per mantenere l’equilibrio del sistema elettrico. Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, che fissa gli obiettivi per l’installazione di nuova energia rinnovabile entro la fine del decennio, prevede invece solo 2.500 MW di accumulo.
L’analisi sottolinea che, entro il 2030, le batterie autonome avranno bisogno di un sussidio del 40% per essere redditizie. Quelli che sono combinati con la generazione rinnovabile saranno redditizi da sole, invece, o avranno bisogno di una sovvenzione del 10%. Tuttavia, l’implementazione di meccanismi che premiano la capacità di backup, come sostenuto da alcuni attori del settore, potrebbe coprire parte dei sussidi necessari, contribuendo a rendere più rapidamente redditizie le batterie.