Secondo il sistema di classificazione proposto dalla Commissione, il nucleare riceverà un contributo di bilancio pari al 100%, in linea con altre tecnologie pulite come l’idrogeno rinnovabile, l’eolico offshore o la cattura e lo stoccaggio del carbonio.
Bruxelles sta compiendo un passo decisivo verso la trasformazione della sua politica di bilancio ed energetica. La Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che, se adottata, consentirà il finanziamento della prossima generazione di tecnologie nucleari con fondi dell’Unione europea. Questa misura fa parte della riprogettazione del sistema di bilancio dell’UE per il periodo successivo al 2027, con l’obiettivo di semplificare, armonizzare e rendere più trasparente l’utilizzo del bilancio pluriennale dell’UE.
OBIETTIVO: SEMPLIFICARE E ARMONIZZARE LE NORME DI BILANCIO
La proposta mira a modernizzare radicalmente il sistema di bilancio dell’UE, armonizzando un insieme attualmente frammentato di norme specifiche per programma che, secondo la Commissione, creano un onere amministrativo eccessivo e ostacolano la trasparenza e la coerenza della spesa dell’UE. Tra gli obiettivi principali figurano la semplificazione del monitoraggio delle performance e l’attuazione di principi trasversali come la parità di genere e la sostenibilità ambientale.
TECNOLOGIE EMERGENTI E NUCLEARE: FINANZIAMENTO AL 100%.
Uno dei punti salienti è l’inclusione esplicita delle tecnologie emergenti, tra cui l’energia nucleare di nuova generazione, nell’elenco dei potenziali ambiti di intervento finanziario. Secondo il sistema di classificazione proposto dalla Commissione, i nuovi progetti legati al nucleare potranno beneficiare di un contributo di bilancio del 100% , in linea con altre tecnologie pulite come l’idrogeno rinnovabile, l’eolico offshore e la cattura e lo stoccaggio del carbonio.
CAMPI DI INTERVENTO
Per agevolare questa evoluzione, il Regolamento introduce un elenco armonizzato di aree di intervento, applicabile a tutti i programmi di bilancio, insieme a un insieme standardizzato di indicatori di performance – sia di output che di risultato – che consentiranno una misurazione più precisa dell’impatto della spesa europea. Questo elenco sostituirà gli attuali oltre 5.000 indicatori con circa 700, il che dovrebbe migliorare l’efficienza e ridurre i costi di monitoraggio.
Inoltre, verrà applicato un sistema di coefficienti percentuali (0%, 40% e 100%) per determinare il contributo di ciascun intervento a obiettivi chiave quali l’azione per il clima, la biodiversità e le politiche sociali. Ciò consentirà un calcolo coerente della misura in cui il bilancio dell’UE contribuisce alle priorità del Green Deal europeo e dell’Agenda sociale.
Il Regolamento introduce inoltre norme comuni in materia di valutazione dei programmi, comunicazione e visibilità del sostegno dell’UE. In termini di governance, tutte le informazioni sull’esecuzione del bilancio saranno consolidate in un’unica Relazione Annuale sulla Performance di Gestione, che sarà accessibile al pubblico tramite un portale online centralizzato, il cosiddetto Single Gateway. Questo portale consentirà la consultazione in tempo reale dello stato di avanzamento dell’esecuzione del bilancio , dei risultati conseguiti e delle opportunità di finanziamento disponibili, aumentando la trasparenza e la rendicontazione.
PRINCIPI TRASVERSALI
La proposta rafforza inoltre i principi trasversali dell’azione dell’UE. In particolare, saranno sistematicamente integrati il principio di “non arrecare danni significativi” all’ambiente (DNSH), la parità di genere, l’inclusione sociale e il rispetto dei diritti dei lavoratori. A tal fine, verrà sviluppata una metodologia di monitoraggio di genere basata su punteggi (0, 1, 2), corredata da linee guida tecniche elaborate dalla Commissione europea.
MAGGIORE EFFICIENZA E COMPETITIVITÀ CON LA SEMPLIFICAZIONE
Sebbene il nuovo regolamento non comporti un aumento del bilancio europeo, stabilisce un quadro che consentirà di canalizzare le risorse esistenti in modo più coerente ed efficace. La semplificazione prevista potrebbe ridurre gli oneri amministrativi di almeno il 25%, contribuendo direttamente al rispetto della “Bussola della competitività”, il piano d’azione dell’UE per migliorare il contesto imprenditoriale.