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mercato petrolio

Perché le previsioni di AIE e OPEC sulla domanda di petrolio non sono allineate

L’agenzia con sede a Parigi ha abbassato le sue prospettive di crescita della domanda di petrolio di 140.000 barili al giorno, a 1,1 milioni, mentre secondo l’OPEC la domanda aumenterà di 2,25 milioni barili al giorno

Oggi l’Agenzia Internazionale per l’Energia ha ridotto le sue previsioni per la crescita della domanda di petrolio nel 2024, ampliando ulteriormente il divario tra essa e il gruppo di produttori di petrolio OPEC per quanto riguarda le prospettive della domanda globale. L’agenzia con sede a Parigi ha abbassato le sue prospettive di crescita di 140.000 barili al giorno, a 1,1 milioni, in gran parte citando la debole domanda nei Paesi sviluppati dell’OCSE.

IL RAPPORTO MENSILE DELL’AIE SUL PETROLIO

L’AIE, nel suo rapporto mensile sul petrolio, afferma che le sue previsioni inferiori sulla domanda di petrolio per il 2024 sono legate alla scarsa attività industriale e ad un inverno mite che indebolisce il consumo di gasolio, in particolare in Europa, dove una quota in calo di auto diesel stava già riducendo i consumi.

“In combinazione con le deboli consegne di diesel negli Stati Uniti all’inizio dell’anno, ciò è stato sufficiente a riportare la domanda di petrolio dell’OCSE in contrazione nel primo trimestre”, ha affermato l’AIE. La previsione di crescita del petrolio dell’agenzia per il 2025 di 1,2 milioni b/g – leggermente superiore alla stima precedente – ora è leggermente superiore alla sua proiezione per quest’anno.

DOMANDA DI PETROLIO: LE STIME  DELL’OPEC

Nel frattempo, ieri l’OPEC è rimasta fedele alla sua aspettativa che la domanda mondiale di petrolio nel 2024 aumenterà di 2,25 milioni b/g. La considerevole divergenza tra le due previsioni è in parte dovuta ad opinioni diverse sul ritmo della transizione globale verso carburanti più puliti.

La previsione di crescita della domanda petrolifera mondiale per il 2024 resta sostanzialmente invariata rispetto alla valutazione del mese scorso, attestandosi a 2,2 mb/g. Ci sono stati alcuni lievi aggiustamenti al rialzo dei dati del 1° trimestre 2024, tra cui una leggera correzione al rialzo dei dati dell’OCSE America e della Cina a causa di un andamento della domanda petrolifera migliore del previsto nel 1° trimestre 2024. È quanto emerge dall’ultimo bollettino mensile dell’Opec secondo cui questo aumento è stato compensato da una revisione al ribasso del Medio Oriente nel 2° trimestre.

LE PREVISIONI SUI PAESI OCSE

Di conseguenza, si prevede che l’Ocse espanda di circa 0,3 mb/g, la domanda petrolifera mentre per i Paesi non Ocse si prevede una crescita di circa 2,0 mb/g. La crescita della domanda mondiale di petrolio nel 2025 dovrebbe rimanere robusta, pari a 1,8 mb/g, su base annua, invariata rispetto alla valutazione del mese precedente. L’Ocse dovrebbe crescere di 0,1 mb/g, su base annua, mentre la domanda nei Paesi non Ocse dovrebbe aumentare di 1,7 mb/g.

L’OFFERTA PETROLIFERA PER I LIQUIDI

Per quanto riguarda l’offerta petrolifera mondiale per i liquidi dei Paesi che non partecipano alla Dichiarazione di Cooperazione, quest’ultima dovrebbe crescere di 1,2 mb/g nel 2024, invariata rispetto alla valutazione del mese precedente. I principali motori della crescita dovrebbero essere gli Stati Uniti, il Canada, il Brasile e la Norvegia.

Nel 2025 si prevede una crescita dell’offerta di liquidi non-DoC di 1,1 mb/g, sostanzialmente invariata rispetto alla valutazione del mese precedente. Anche in questo caso, la crescita è guidata principalmente da Stati Uniti, Brasile, Canada e Norvegia. Separatamente, si prevede che i liquidi del gas naturale (NGL) e i liquidi non convenzionali del DoC crescano di circa 0,1 mb/g per raggiungere una media di 8,3 mb/g nel 2024, seguita da un lieve calo di circa 10 tb/g per raggiungere una media di 8,3 mb/g nel 2025. La produzione di greggio del DoC ad aprile è diminuita di 246 tb/g, mese su mese, con una media di 41,02 mb/g, ha concluso il bollettino Opec.

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