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Perché Tesla richiama 2 milioni di veicoli

Tesla ha annunciato che richiamerà 2 milioni di sue vetture. Perché?
La tecnologia preferita di Elon Musk costringe Tesla al super lavoro. L’azienda americana sta richiamando più di due milioni di vetture negli Stati Uniti dotate del sistemato avanzato di assistenza alla guida. Una decisione obbligata…Perché?

PERCHÉ TESLA RICHIAMA LE VETTURE?

Tesla dovrà aggiornare il suo Autopilot installando nuovi sistemi di sicurezza. Lo ha stabilito la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), dopo un’indagine durata più di due anni.

Le conclusioni dell’Autorità sono che il sistema che consente alle auto di sterzare, accelerare e frenare automaticamente nella loro corsia non è abbastanza sicuro. Sul banco degli imputati finisce, in particolare, l’Autosteer, un componente che permette di mantenere una distanza o velocità preimpostata e rimanere sulla propria corsia.

“I controlli del sistema software Autopilot non possono essere sufficienti a prevenire l’uso improprio del driver e potrebbe aumentare il rischio di un incidente”, si legge negli atti, secondo quanto riporta Reuters.

COSA DICE TESLA

Tesla si è detta contraria all’analisi dell’NHTSA e ha annunciato che rilascerà un aggiornamento del software che permetterà di “incorporare controlli aggiuntivi e avvisi rispetto a quelli già esistenti sui veicoli in questione per incoraggiare ulteriormente il conducente ad aderire alla loro responsabilità di guida continua ogni volta che l’Autosteer è impegnato”.

Tuttavia, la casa automobilistica non ha risposto alla domanda di Reuters se il richiamo riguarderà anche altri Paesi, oltre agli Stati Uniti.

TESLA, QUANTE CE NE SONO IN ITALIA?

Il settore delle automobili elettriche negli ultimi mesi ha vissuto un momento di contrazione, ma la Tesla Model Y mantiene il primato di modello più venduto in Italia. Da gennaio ad ottobre gli italiani hanno acquistato 7.315 unità. Solo a settembre ne sono stati venduti 803 esemplari.

Un eventuale richiamo avrebbe un impatto da non sottovalutare nel nostro Paese.

AUTOPILOTA, PROBLEMA O OPPORTUNITÁ?

Non è la prima volta che il sistema di guida autonoma, tanto caro a Elon Musk, crea problemi a Tesla. Infatti, a febbraio la società ha già dovuto richiamare 362.000 veicoli negli Usa per aggiornare il suo software FSD Beta. Una decisione spinta dalla pronuncia della National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) che ha bocciato le automobili della casa automobilistica perché non erano conformi alle leggi sulla sicurezza stradale e avrebbero potuto provocare incidenti.

Ad agosto Ann Carlson, amministratore di NHTSA, ha detto a Reuters che è “davvero importante che i sistemi di monitoraggio dei driver prendere in considerazione che gli esseri umani over-trust tecnologia.”

Anche il National Transportation Safety Board (NTSB) ha criticato pubblicamente Tesla per la mancanza di garanzie dal punto di vista della sicurezza del sistema Autopilot.

Come se non bastasse, ad ottobre il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha emesso mandati di comparizione collegati alle automobili a guida completa (FSD) e i sistemi Autopilota. Infatti, la società è sotto inchiesta penale per l’affermazione che i veicoli elettrici della società potrebbero guidare da soli.

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