Manutenzioni e mancanza di perforazioni si nascondono dietro il calo della produzione di petrolio
La produzione di petrolio del Regno Unito è crollata del 15% su base annua nei tre mesi fino a novembre, a 931.000 barili al giorno, secondo le statistiche ufficiali pubblicate dal governo. La causa? La manutenzione differita di alcune piattaforme destinata a continuare a pesare sulla produzione nei prossimi mesi secondo fonti del settore.
LE STATISTICHE DELLA BEIS
Le statistiche del Department for Business, Energy and Industry Strategy (BEIS) hanno mostrato che la produzione di greggio è scesa del 17% su base annua nel periodo settembre-novembre a 838.000 barili al giorno, con un leggero aumento della produzione di liquidi da gas naturale.
La produzione di petrolio per l’anno fino al 30 novembre è scesa dell’8% a 1,02 milioni di barili al giorno.
MANUTENZIONI DIFFERITE A CAUSA DEL COVID
BEIS non ha commentato la causa della riduzione, ma fonti del settore hanno affermato che sono in corso livelli di manutenzione superiori al normale a seguito del differimento degli interventi dall’inizio dell’anno, quando l’attività è stata limitata dalla pandemia COVID-19.
LA PANDEMIA E IL CONSEGUENTE CROLLO DEI PREZZI HANNO INTERROTTO LA MODESTA RIPRESA DELLA PRODUZIONE BRITANNICA
Due dei tipi di greggio prodotti offshore nel Regno Unito, il Brent e il Forties, contribuiscono alle valutazioni del prezzo del petrolio Dated Brent di Platts, utilizzato nelle operazioni di greggio in tutto il mondo. La pandemia e il conseguente crollo dei prezzi hanno interrotto la modesta ripresa della produzione britannica osservata negli ultimi anni, poiché i livelli di forza lavoro sono stati ridotti, le perforazioni in-fill sono state rinviate e gli sviluppi di nuovi progetti ritardati.