Per l’Aie prezzi del petrolio ancora giù del 20%. Intanto i trader affittano petroliere e comprano greggio in attesa di un rimbalzo delle quotazioni
Il Brent è sceso del 4 per cento venerdì pomeriggio a 27,50 dollari al barile mentre il Wti, il greggio statunitense, si è portato a 21,47 dollari al barile con un meno 5 per cento. Con questi numeri, e in attesa di un’altra settimana difficile per borse ed energetici, in prezzi si sono infilati nel quinto calo settimanale consecutivo, a causa del coronavirus, che sta devastando le economie di tutto il mondo.
GUERRA DEI PREZZI RUSSO-SAUDITA E CORONAVIRUS MINANO I PREZZI
Le misure di contenimento hanno causato il crollo della domanda e hanno colpito gravemente le catene di approvvigionamento, riducendo drasticamente la domanda di petrolio. A questa catastrofe si è aggiunta la guerra dei prezzi lanciata dall’Arabia Saudita quasi tre settimane fa, dopo il fallimento dei colloqui con la Russia sulla stabilizzazione dei prezzi, che ha contribuito a indebolire i prezzi al loro livello più basso degli ultimi 17 anni. Basti pensare che il prezzo del Brent si aggirava intorno ai 65 dollari al barile all’inizio di gennaio.
IL PARERE DEGLI ANALISTI: LA MANCANZA DI SPAZIO PER GLI STOCCAGGI POTREBBE PORTARE A NUOVI CALI DI PREZZO
“Negli ultimi giorni si è parlato molto del fatto che la domanda di petrolio sarà colpita duramente nei mesi a venire, ed è per questo che gli operatori stanno scaricando sull’energia – ha detto David Madden, analista di mercato alla CMC Markets -. L’aspra guerra dei prezzi tra l’Arabia Saudita e la Russia sta danneggiando anche il petrolio”.
Edward Moya, analista senior del mercato di Oanda, ha dichiarato invece che l’esaurimento degli spazi per gli stoccaggi di petrolio potrebbe essere il problema più grande. I prezzi dell’energia potrebbero crollare ulteriormente se i paesi dovessero avere più un posto dove immagazzinare il greggio che l’Arabia Saudita sta producendo durante la sua guerra dei prezzi.
“Sembra che si verificheranno delle distorsioni di mercato nel momento in cui i produttori inizieranno ad esaurire il loro spazio per immagazzinare scorte di greggio. Circa tre quarti degli impianti di stoccaggio mondiali sono già pieni”, ha detto Moya.
BIROL (AIE): I PREZZI DEL PETROLIO POTREBBERO CALARE DI UN ALTRO 20%
“Se i sauditi e i russi proseguiranno a scatenarsi per aumentare le fornitura petrolifere a livelli record il mese prossimo, i mercati dell’energia dovranno prepararsi a un altro crollo dei prezzi del petrolio”, ha ammesso Faith Birol, capo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, secondo cui i prezzi del petrolio potrebbero scendere ancora del 20% con 3 miliardi di persone in tutto il mondo in isolamento.
“Ci si aspetta che l’Arabia Saudita fornisca un sostegno costruttivo alla stabilizzazione dei mercati petroliferi globali sulla base del loro passato record”, ha detto Birol.
COSA FANNO I TRADER PETROLIFERI
Alcuni dei maggiori trader di petrolio mondiali stanno cercando di approfittare dei prezzi del petrolio anormalmente bassi, ha riferito Reuters. Tra loro, uno dei più importanti, è Vitol che insieme ad altre compagnie americane ha prenotato per i prossimi tre mesi almeno cinque petroliere di grandi dimensioni (VLCC) venerdì scorso per immagazzinare petrolio in mare. Vitol — i cui ricavi del 2019 hanno raggiunto 225 miliardi di dollari – ma anche gli altri trader sperano di capitalizzare i prezzi del petrolio più bassi producendo o acquistando il petrolio ora, immagazzinandolo e vendendolo in seguito quando i prezzi del petrolio saliranno.
Vitol ha stimato in un’intervista TV di Bloomberg che il mondo vedrà una perdita della domanda di petrolio da 15 milioni a 20 milioni di barili nelle prossime settimane a causa della pandemia.