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Petrolio: mobilità sostenibile e shale oil faranno diminuire domanda

Per la prima volta, Opec ammette che auto green e shale Oil potranno far diminuire la domanda di petrolio

 

Auto elettriche e shale Oil: queste le due realtà con cui l’Opec dovrà fare i conti nei  mesi avvenire. La diffusione della nuova mobilità e del petrolio di scisto (prodotto americano che viene estratto dalle formazioni rocciose, fratturando la materia con acqua, sabbia o ceramica e agenti chimici proiettati con grande forza), infatti, secondo il  World Oil Outlook 2017, influenzerà lo scenario di previsione sulla domanda di greggio.

petrolio Per l’Opec, lo shale Oil e la nuova mobilità (di cui le auto elettriche sono solo una parte – si pensi ad auto a metano e car sharing), influenzano lo scenario di previsione centrale del rapporto. In un orizzonte al 2040, i consumi petroliferi globali continueranno a crescere, così come il ruolo dell’Opec nel soddisfare le richieste.

Qualcosa però cambia dal 2035: la domanda subirà una brusca frenata. Secondo i dato del nuovo Outlook, infatti, l’incremento annuo dovrebbe ridursi a 0,3 milioni di barili al giorno nel periodo 2035-2040 (crescita di +1,2 mbg, invece, attesa tra il 2016 e il 2020). La domanda di petrolio passerà dai 95,4 mbg del 2016 a 111,1 mbg nel 2040, con una tappa intermedia a 102,3 mbg nel 2022.

In Nord America, sempre secondo le nuove previsioni dell’Opec, le estrazioni di greggio non convenzionale aumenteranno del 56%, a 7,5 mbg nel 2021, contro i 5,1 mbg di quest’anno. Ma anche lo shale, per il gruppo Opec, è destinato al declino. A partire dal 2025, anno in cui è previsto il picco.

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