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Il petrolio sarà ancora tra noi. Iea e Opec tornano d’accordo sui prossimi rialzi

Secondo il nuovo Oil Market Report diffuso oggi dalla Iea, l’Agenzia Internazionale dell’energia, la fornitura mondiale di petrolio è saldamente su una traiettoria al rialzo. Anche la domanda è in crescita. Simili rilevazioni sono arrivate ieri dall’Opec. Tutti i dettagli

Domanda e offerta di petrolio cresceranno ancora, tanto in questa ultima porzione di 2023 che nel 2024. Lo ha rilevato la Iea, l’Agenzia internazionale dell’energia nel suo nuovo Oil Market Report di novembre.

COM’E’ ANDATO IL MERCATO PETROLIFERO A OTTOBRE

Come ricorda l’agenzia, “la Cina è destinata a rappresentare 1,8 mb/d dell’aumento totale di 2,4 mb/g che porta la domanda a 102 mb/d nel 2023. Quanto alla produzione, “è aumentata di 320 kb/d in ottobre a 102 mb/d. La crescita negli Stati Uniti e in Brasile sta superando le previsioni, contribuendo a spingere l’offerta globale in aumento di 1,7 mb/d a un record di 101,8 mb/g nel 2023”.

Andando in Russia, le esportazioni di petrolio “sono diminuite di 70 kb/g in ottobre, a 7,5 mb/d, poiché le maggiori spedizioni di petrolio greggio non sono riuscite a compensare un calo dei flussi di prodotto. Le entrate stimate delle esportazioni sono diminuite di 25 milioni di dollari a 18,34 miliardi di dollari”.

Quanto ai futures, quelli sull’indice “ICE Brent sono crollati di 8 dollari al barile durante ottobre, poiché le prospettive macroeconomiche si sono deteriorate e i timori di approvvigionamento in seguito all’attacco di Hamas su Israele si sono placati”.

IEA E OPEC TORNANO D’ACCORDO SUL PETROLIO

Dopo le discordanze registrate lo scorso mese sui dati di settembre, Iea e Opec tornano sulla stessa lunghezza d’onda. Per entrambi i rapporti assisteremo a un rialzo nei mercati petroliferi.

Nel dettaglio, secondo l’Organizzazione “i dati recenti confermano le robuste tendenze di crescita globale e i sani fondamentali del mercato petrolifero”. Come riportato ieri nel suo report mensile, in attesa della riunione del prossimo 26 novembre, “l’Opec ha aumentato le sue previsioni per la crescita della domanda mondiale di petrolio nel 2023 a 2,46 milioni di barili al giorno, in aumento di 20.000 b/g rispetto alla previsione precedente. Per il 2024 l’OPEC prevede un aumento della domanda di 2,25 milioni b/g, invariato rispetto al mese scorso. Quest’anno la revoca dei blocchi pandemici in Cina ha contribuito all’aumento della domanda di petrolio”.

Similmente, per l’Iea “l’impennata di quest’anno porterà la domanda mondiale di petrolio a 102 mb/d prima che la crescita diminuisca a 930 kb/g nel 2024. Nonostante una crescita di quasi due terzi inferiore all’aumento di quest’anno, la domanda globale di petrolio è destinata a salire a un massimo annuo record di 102,9 mb/d nel 2024”.

IL PESO TENSIONI ECONOMICHE E GEOPOLITICHE

In riferimento al contesto internazionale, “anche la crescita mondiale dell’offerta di petrolio sta superando le aspettative. I timori che la guerra tra Israele e Hamas si trasformi in un conflitto regionale più ampio, interrompendo i flussi di approvvigionamento di petrolio, devono ancora materializzarsi. Salvo grandi interruzioni impreviste, la fornitura mondiale di petrolio è saldamente su una traiettoria al rialzo, con una produzione di ottobre in aumento di 320 kb/d m-o-m”.

Sempre secondo l’Agenzia, per spiegarsi queste proiezione occorre guardare a Usa, Brasile e Guyana. La loro produzione, infatti, “è alla base dell’aumento di 1,7 mb/d di quest’anno delle forniture globali di petrolio, a un record di 101,8 mb/d. Nel 2024, i produttori non OPEC+ continueranno a guidare la crescita globale, prevista a 1,6 mb/d, a un livello senza precedenti di 103,4 mb/d. Un temporaneo allentamento delle sanzioni statunitensi sul Venezuela alla fine di ottobre dovrebbe avere solo un impatto marginale sull’offerta, poiché gli aumenti della produzione dal settore petrolifero malconcio del paese richiederanno tempo e investimenti”.

 

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