Allo studio un intervento per ridurre il peso degli oneri di sistema su famiglie e Pmi. Pronta anche una misura per sbloccare le autorizzazioni per le rinnovabili risolvendo la “saturazione virtuale” della rete.
Stop allo spread tra il prezzo del gas italiano (PSV) e quello di riferimento europeo (TTF) per abbassare i costi in bolletta sia per i consumatori del gas che per quelli dell’elettricità. A questo si affianca un intervento mirato a ridurre il peso degli oneri generali di sistema e una norma per sbloccare i progetti di energia rinnovabile fermi a causa della burocrazia. Le misure, di carattere strutturale, sono state annunciate dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante il Question Time di oggi nell’Aula del Senato, in risposta a un’interrogazione della senatrice Raffaella Paita di Italia Viva.
OBIETTIVO: CANCELLARE IL DIFFERENZIALE SUL GAS
Il primo fronte d’attacco riguarda il “gap dell’Italia sui costi di generazione elettrica”, come ammesso dallo stesso Ministro, dovuto all’eccessiva dipendenza dal gas nel mix energetico nazionale. Per affrontare direttamente questo problema, il governo sta mettendo a punto una misura specifica che punta a eliminare il differenziale di prezzo tra il mercato olandese e quello italiano. L’obiettivo è quello di portare benefici diretti e immediati sia ai consumatori di gas che a quelli di energia elettrica, il cui prezzo è strettamente legato a quello del gas.
BOLLETTE, NEL MIRINO GLI ONERI DI SISTEMA E LA RETE
Un altro capitolo cruciale riguarda il peso degli oneri generali di sistema, una delle voci più pesanti che gravano sulle bollette, soprattutto per le famiglie e le piccole e medie imprese. A differenza delle aziende energivore, queste categorie non possono beneficiare di agevolazioni specifiche. Collegato a questo, il governo intende risolvere il problema della “saturazione virtuale della rete”. Si tratta di un coacervo di richieste di allaccio stratificatesi nel tempo che, di fatto, bloccano lo sviluppo di nuovi progetti di energia da fonti rinnovabili. Secondo il Ministro, risolvere questo nodo burocratico non solo sbloccherà nuovi impianti, ma garantirà anche una razionalizzazione degli interventi sulle reti elettriche, portando a “evidenti riduzioni di oneri in bolletta”.
IL PIANO “ENERGY RELEASE” PER LE IMPRESE ENERGIVORE
Per le grandi imprese, il governo conferma e spinge sulla misura dell’ “energy release”. Questo meccanismo è stato pensato per incentivare le aziende energivore a contribuire attivamente alla creazione di nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili. In cambio del loro impegno, queste imprese potranno assicurarsi nel medio termine un accesso a energia elettrica a prezzi contenuti e stabili, un vantaggio competitivo fondamentale.
LA STRATEGIA: COMPETITIVITÀ E SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE
L’orizzonte di questo pacchetto di interventi, come sottolineato da Pichetto Fratin in conclusione, è chiaro: “favorire la competitività delle nostre imprese e dare respiro alle famiglie”. Il tutto, mantenendo la rotta verso gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione che l’Italia si è impegnata a raggiungere entro il 2030.