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Pichetto: questa sera Ddl sul nucleare alla Presidenza, all’esame del primo CdM utile

“Il disegno di legge delega conterrà tutti gli elementi ad oggi necessari per abilitare il nuovo nucleare quale tecnologia per la transizione, a partire dall’elaborazione e l’adozione di un Programma nazionale per il nucleare sostenibile. Saranno altresì inseriti criteri per la riforma della governance del settore”, ha detto il ministro.

“Sulla tempistica relativa allo schema di disegno di legge sul nucleare confermo che questa sera verrà inviato alla Presidenza, per essere iscritto all’esame del primo Consiglio dei Ministri utile”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin rispondendo in Aula alla Camera durante il Question Time. Il prossimo CdM è convocato per domani giovedì 23 gennaio 2025, alle ore 17.15 a Palazzo Chigi, ma al momento non compare all’ordine del giorno, anche se potrebbe essere portato “fuori sacco”.

“IL PRINCIPIO DELLA NEUTRALITA’ TECNOLOGICA RIMANE CENTRALE”

“Nel percorso pragmatico e sostenibile verso la decarbonizzazione delineato dal Governo, la centralità del principio della neutralità tecnologica comporta la necessità di considerare tutte le fonti in grado di garantire zero o basse emissioni di carbonio, incluso il nucleare, il quale, con le attuali e future tecnologie, consente livelli elevati di sicurezza e maggiore flessibilità nei tempi di costruzione, come nel caso degli Small Modular Reactor (SMR)”, ha detto il ministro.

AZIONE DI PIANIFICAZIONE DI MEDIO-LUNGO TERMINE

“Queste caratteristiche, tipiche delle tecnologie nucleari sostenibili, saranno valorizzate nell’ambito del quadro delineato dal prossimo disegno di legge sul nucleare – ha proseguito Pichetto -. L’avvio di una effettiva politica nucleare in Italia richiederà necessariamente un’efficace pianificazione di medio-lungo termine, che coinvolge numerosi settori strategici del nostro Paese, tra cui quelli della formazione, della ricerca, dell’energia e dell’industria.

NEL DDL SARANNO INSERITI I CRITERI DI RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI SETTORE

“Il disegno di legge delega conterrà dunque tutti gli elementi ad oggi necessari per abilitare il nuovo nucleare quale tecnologia per la transizione, a partire dall’elaborazione e l’adozione di un Programma nazionale per il nucleare sostenibile. Saranno altresì inseriti criteri per la riforma della governance del settore, a partire da un’Autorità di sicurezza nucleare, per la definizione di un procedimento autorizzativo degli impianti, e per il potenziamento del know-how settoriale”, ha concluso il ministro.

IL RITORNO DEL NUCLEARE IN ITALIA

Il governo sta anche valutando la creazione di una nuova società a guida Enel (51%), con Ansaldo Nucleare (39%) e Leonardo (10%), che dovrà studiare la fattibilità dei progetti.  Si tratterebbe della prima newco (new company) pubblica, gestita dalle principali aziende statali del settore.

Nella nuova azienda Enel avrebbe la quota di maggioranza (51%), Ansaldo Nucleare una quota del 39% e Leonardo il restante 10%. Inizialmente l’attività della newco si limiterà allo studio e alla ricerca sugli SMR (small modular reactors), con l’obiettivo finale di rilanciare l’atomo e, con esso, l’interesse degli operatori. Un ruolo nella newco potrebbe averlo anche Newcleo, la startup del nucleare pulito lanciata nel 2021 da Stefano Buono, che ha già raccolto oltre 530 milioni di euro.

LE AZIENDE ITALIANE SI ALLEANO PER LAVORARE SULL’ATOMO

Webuild e Ansaldo Nucleare, nei prossimi 5 anni, collaboreranno invece per lo sviluppo, la commercializzazione e l’implementazione di tecnologie nucleari all’avanguardia: mettendo insieme le competenze complementari dei due gruppi industriali, puntano a sviluppare ed espandere la presenza e l’adozione degli SMR e degli Advanced Modular Reactor (AMR), reattori a fissione nucleare derivati dalle tecnologie di quarta generazione, attualmente in fase di studio, che utilizzeranno nuovi sistemi di raffreddamento, per offrire prestazioni migliori e nuove funzionalità.

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