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Pichetto rilancia sui rigassificatori: Necessari alla sicurezza del paese

Per il Rigassficatore di Vado Ligure il procedimento di VIA, comprensivo della Valutazione di Incidenza, incardinato presso il MASE è ancora nella fase iniziale.

“L’utilizzo dei rigassificatori è una soluzione necessaria per la diversificazione delle fonti energetiche, considerati la scarsità di risorse energetiche del Paese, l’interruzione di flussi di gas dalla Russia e il passaggio verso fonti di energia rinnovabile, per il quale è necessario un orizzonte temporale di medio e lungo termine. I due impianti” di Ravenna e Vado Ligure “si inseriscono nella strategia adottata dal Governo, volta a garantire l’approvvigionamento di gas ai fini della sicurezza energetica nazionale, fermo restando il programma di decarbonizzazione del nostro sistema energetico”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin rispondendo a un’interrogazione in Aula alla Camera nel corso del Question Time.

L’ITALIA PUNTA A ESSERE UN HUB DEL GAS

Il ministro ha ribadito poi in un’altra interrogazione che l’Italia “si è attivata per potenziare le infrastrutture per la sicurezza degli approvvigionamenti aumentando la capacità dei terminali di rigassificazione mediante i nuovi FSRU (Unità di rigassificazione e stoccaggio galleggiante) di Piombino e Ravenna, aumentando la capacità di rigassificazione dei terminali esistenti e puntando ad ampliare la capacità di trasporto sud-nord lungo la dorsale Adriatica, anche mediante l’ottimizzazione delle concessioni già esistenti. Tali misure, in sinergia con l’installazione di nuovi impianti da fonti rinnovabili, porteranno ad una valorizzazione della strategicità dell’Italia come hub energetico europeo”

SU VADO LIGURE PROCEDIMENTO VIA AL MASE È IN FASE INIZIALE

Relativamente al rilascio delle autorizzazioni per la FSRU di Piombino la sua ricollocazione in Liguria, “giova rammentare che il provvedimento finale viene adottato dal Commissario straordinario di Governo, individuato nel Presidente della Regione il cui territorio verrà allacciato alla struttura”, ha proseguito il ministro evidenziando che il procedimento di VIA, “comprensivo della Valutazione di Incidenza, incardinato presso il MASE è ancora nella fase iniziale”.

“In relazione a quest’ultima è in corso la fase di consultazione del pubblico durante la quale chiunque abbia interesse può prendere visione del progetto e del relativo studio ambientale, e presentare in forma scritta proprie osservazioni, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi”, ha detto Pichetto Fratin. Poi “solo a seguito di tale fase, e una volta acquisite le osservazioni del pubblico e i pareri delle amministrazioni, si procederà alla valutazione tecnica da parte della Commissione PNIEC-PNRR”. E “in tale sede sarà possibile valutare tutti gli aspetti evidenziati dagli interroganti in relazione ad eventuali cumuli di impatti, alle ripercussioni sulla salute umana, alla biodiversità e al contesto ambientale, ai siti Natura 2000, tenendo in conto delle osservazioni e dei pareri acquisiti”, ha ammesso il ministro.

SICUREZZA DEGLI IMPIANTI GARANTITA

Per ciò che concerne la sicurezza dell’opera di Piombino/Vado Ligure, “i consumi e le fonti di approvvigionamento di gas verranno costantemente monitorati al fine di garantire il rispetto del Regolamento di sicurezza n. 1938/2017, con riguardo al documento di Analisi dei Rischi e al conseguente aggiornamento dei piani di azione preventiva e di emergenza”, ha osservato Pichetto Fratin.

PREVISTE OPERE DI COMPENSAZIONE

Mentre per quanto riguarda le misure di compensazione, il ministro ha precisato che “già a legislazione vigente è previsto che le regioni, gli enti pubblici territoriali e gli enti locali territorialmente interessati dalla localizzazione di nuove infrastrutture energetiche ovvero dal potenziamento o trasformazione di infrastrutture esistenti abbiano diritto di stipulare accordi con i soggetti proponenti che individuino misure di compensazione e riequilibrio ambientale, coerenti con gli obiettivi generali di politica energetica nazionale. Si conferma, pertanto, che il procedimento di ricollocazione del terminale galleggiante comporterà anche il processo di individuazione di opere compensative, opportunamente monitorato dalle strutture ministeriali”.

SUL RIGASSIFICATORE DI RAVENNA IN CORSO I LAVORI PROPEDEUTICI ALL’INSTALLAZIONE

Riguardo invece al rigassificatore di Ravenna, “si ricorda che sono già in corso i lavori propedeutici all’installazione, poiché l’autorizzazione è stata rilasciata il 7 novembre 2022. La Regione Emilia-Romagna ha confermato la correttezza formale e giuridica del provvedimento. La procedura ha contemplato l’indizione di numerose conferenze di servizi, durante le quali non sono emersi elementi ostativi alla realizzazione del progetto, basti pensare che la Conferenza di Servizi conclusiva del 28 ottobre 2022 ha approvato il progetto con l’unanimità degli enti intervenuti – ha detto il ministro -. A proposito del collaudo, il proponente ha presentato un quadro il più possibile esaustivo, evidenziando la conformità della procedura di attivazione con le disposizioni della Regola Tecnica di cui al Decreto Ministeriale del 17 aprile 2008. Segnatamente, verranno effettuate delle verifiche analitiche per valutare l’origine di eventuali riduzioni di volume, e nel flusso di metano verrà immessa una miscela di azoto, inerte e non infiammabile, anziché aria”, ha concluso Pichetto Fratin.

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