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Dl energia

Pnnr, la prossima settimana il decreto sulla govenance e sulle semplificazioni

In cima allo schema c’è una cabina di regia politica la cui composizione è ancora misteriosa

Due decreti in Consiglio dei ministri la prossima settimana: “In uno ci saranno la governance del Pnrr, la struttura che dovrà occuparsi di attuare il piano nazionale di ripresa e resilienza, e la parte sul reclutamento, le assunzioni necessarie alla messa a terra dei progetti. Non solo a livello centrale, a Palazzo Chigi e nelle strutture tecniche dei diversi ministeri, ma anche e soprattutto nelle amministrazioni locali. Il secondo decreto è invece quello sulle semplificazioni, sul quale si scontrano in questo momento il Mite di Roberto Cingolani e il ministro dei Beni culturali di Dario Franceschini”. È quanto si legge su La Repubblica iin un articolo a firma di Annalisa Cuzzocrea nel quale si specifica che “il primo ha bisogno di velocizzare il più possibile le procedure di impatto ambientale e di autorizzazione paesaggistica per gli impianti di energie rinnovabili che devono essere fatti a una velocità superiore di dieci volte rispetto a quella attuale. Hanno proposto di agire col silenzio assenso, gli uffici dell’ex ministero dell’Ambiente. II Mibact ha detto ‘non se ne parla’”.

Per quanto riguarda la struttura politica che dovrà governare l’intero processo “in cima allo schema che sta rimbalzando sulle scrivanie di Palazzo Chigi (al lavoro sul decreto c’e il sottosegretario alla presidcnza Robcrto Garofoli) c’è una cabina di regia politica la cui composizione è ancora misteriosa. (…) Né si sa da chi sarà composta la Segreteria tecnica della presidenza del Consiglio alla quale arriveranno – da parte dell’Economia – le segnalazioni dei nodi da sciogliere, ad esempio quando ci sarà la necessità di ricorrere ai poteri sostitutivi del governo. Al centro di tutto c’e proprio il ministero guidato da Daniele Franco, che sarà il soggetto con cui si rapporterà l’Europa” che si “sta dotando di due strutture: l’ufficio centrale per il Pnrr e l’unità di missione dedicata al monitoraggio contabile, che saranno affiancate dall’audit Ragioneria generale/Corte dei Conti. Subito sotto il Mef ci sono le strutture dei ministeri, affiancate dall’Autorità nazionale anticorruzione. Poi i soggetti attuatori e in fondo alla piramide un tavolo permanente delle parti sociali”.

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