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Governo

PNRR, ecco a che punto siamo

Sul sito del MiTE gli obiettivi raggiunti nei primi mesi 2022 e lo stato di avanzamento complessivo delle misure del Piano

Come si legge sul sito del Ministero della Transizione Ecologica, “il PNRR rappresenta per l’Italia l’occasione di lasciare una preziosa eredità alle generazioni future, contribuendo ad una crescita economica più robusta, sostenibile e inclusiva. Data l’attuale situazione sui mercati dell’energia, le misure PNRR rappresentano inoltre una risposta strutturale ad una maggiore indipendenza ed efficienza dei mercati (e.g., tramite lo sviluppo delle rinnovabili, dell’efficienza energetica, dell’idrogeno e del biometano) e per questo la loro piena e rapida attuazione è ancora più importante.
In questi primi mesi del 2022 il MiTE ha dato impulso per l’avvio o l’accelerazione di molte delle misure relative alla Missione 2 ‘Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica’ “.

Di seguito troviamo la sintesi dei principali obiettivi e lo stato di avanzamento complessivo delle misure del Piano, la visione di insieme dei principali risultati conseguiti nel corso dei primi mesi del 2022 e l’approfondimento su Milestone e Target (M&T) conseguiti e attesi per il 2022.

MITE: “PIENAMENTE REALIZZATI TUTTI GLI IMPEGNI DEL 2021”

Nella sezione del sito dedicata al PNRR si legge che “il piano di attuazione delle misure procede nei tempi.
Il MiTE ha pienamente realizzato tutti gli impegni del 2021 (i 7 M&T ‘europei’, cioè da rendicontare alla Commissione europea). Quest’anno dovrà raggiungere ulteriori 20 M&T, di cui 11 nel primo semestre del 2022. Il MiTE ne ha già conseguiti 5 in anticipo (di cui 4 – quelli relativi alle riforme – sono in attesa della conferma di rendicontazione da parte della Commissione Europea), e per i rimanenti 6 le procedure sono in corso di finalizzazione. In parallelo, per monitorare strettamente questi impegni, sono state introdotti anche M&T ‘italiani’, che rappresentano step intermedi nei cronoprogrammi per il raggiungimento degli obiettivi europei. È importante evidenziare che i M&T europei segnano le tappe fondamentali, ma il quadro di insieme che descrive lo stato di avanzamento di tutti gli interventi del PNRR è molto più ricco e composito, così come illustrato nelle sezioni successive”.

PRINCIPALI RISULTATI DEI PRIMI MESI 2022

In questi primi mesi del 2022 il MiTE ha dato impulso all’avvio o all’accelerazione di molte delle misure previste, nonché al completamento della struttura organizzativa di missione. In particolare:

Nei primi mesi dell’anno sono stati conseguiti 5 degli 11 M&T europei attesi per il primo semestre:

M2C4 I3.2 ‘Digitalizzazione dei parchi nazionali e delle aree marine protette’: è stato emanato il DM e la relativa direttiva ai Parchi e alle aree marine, con cui si è avviato un percorso di accompagnamento all’implementazione;

M2C1 R1.3 ‘Supporto tecnico alle autorità locali’: è stato approvato l’accordo per il piano d’azione per la creazione di capacità a sostegno degli enti locali;

M2C3 R1.1 ‘Semplificazione e accelerazione delle procedure per la realizzazione di interventi per l’efficientamento energetico’: sono stati introdotti gli elementi di semplificazione e accelerazione delle procedure previsti dal PNRR, incluso l’avvio del Portale in collaborazione con Enea;

M2C4 R2.1 ‘Semplificazione e accelerazione delle procedure per l’attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico’: è stato accelerato il processo per la semplificazione del quadro giuridico relativo2;

M2C4 R4.2 ‘Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati’

 

Sono state concluse 6 importanti procedure di ricezione di proposte progettuali, per oltre 2,7 miliardi di euro:

M2C1 I1.1 ‘Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento impianti esistenti’;

M2C1 I1.2 ‘Progetti faro di economia circolare’;

M2C1 I3.1 ‘Isole verdi’;

M3C2 I1.1 ‘Interventi per la sostenibilità ambientale dei porti’;

M2C1 I3.3 ‘Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali’;

M2C2 I3.5 ‘Ricerca e sviluppo sull’idrogeno’.

 

Sono state avviate procedure per ulteriori circa 5 miliardi:

M2C2 I2.1 ‘Rafforzamento smart grid’;

M2C2 I2.2 ‘Interventi su resilienza climatica delle reti’;

M2C2 I5.2 ‘Idrogeno’;

M2C4 I3.1 ‘Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extra urbano’.

 

Si è accelerato il confronto con principali stakeholders su nuove procedure per oltre 8 miliardi di euro prossime all’avvio:

M2C2 I1.2 ‘Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo’, per le quali è stata definita con le Regioni la governance più adeguata;

M2C2 I1.4 ‘Sviluppo del biometano’, con focus sia sulle esigenze delle associazioni di categoria che sulle necessità di approfondimenti richiesti da parte della Commissione Europea;

M2C2 I3.2 ‘Utilizzo dell’idrogeno nei settori hard to abate’, con focus sulle esigenze espresse dalle associazioni di categoria e sui chiarimenti in materia di definizione di idrogeno verde ai fini PNRR da parte della Commissione Europea;

M2C3 I3.1 ‘Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento’, con focus sulle esigenze espresse dalle associazioni di categoria;

M2C2 I1.1 ‘Sviluppo Agrovoltaico’, sia con partner tecnici che con associazioni di categoria;

M2C2 I4.3 ‘Sviluppo infrastrutture di ricarica elettrica’, per cui è stata avviata una consultazione pubblica sullo schema di proposta.

 

Infine, sono state portate avanti ulteriori importanti iniziative per accelerare l’attuazione del PNRR:

M2C2 R1.1 ‘Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti rinnovabili onshore e offshore’: sono state introdotte numerose semplificazioni tramite i recenti provvedimenti in materia di energia;

È stato siglato il protocollo con il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie per l’identificazione ed il supporto ai progetti regionali ‘flagship’;

È stata rafforzata la struttura di Missione PNRR del MiTE (descritta in seguito), anche attivando le convenzioni di supporto previste dal MEF a favore dei beneficiari/ attuatori;

Sono stati avviati studi dedicati ad analizzare potenziali criticità quali l’impatto degli attuali livelli di inflazione sulle misure e la disponibilità delle filiere produttive necessarie alla implementazione nei tempi degli interventi.

AGGIORNAMENTI SUGLI INVESTIMENTI

La prima milestone (conseguita nel primo trimestre 2022) è relativa alla misura Digitalizzazione dei parchi nazionali e delle aree marine protette. L’iniziativa si propone di investire 100 Mln € per la conservazione della natura, l’introduzione di servizi ai visitatori e la semplificazione amministrativa dei 24 parchi nazionali e delle 31 aree marine protette. A marzo è stato dato avvio allo sviluppo dei servizi digitali e all’accelerazione del processo di semplificazione amministrativa per i parchi e le aree marine protette, tramite l’emanazione di un decreto dedicato (D.M. n. 127 del 22 marzo 2022), con il quale è stata raggiunta la milestone relativa all’investimento. I prossimi passi includono la finalizzazione della convenzione per i servizi ai visitatori e della semplificazione amministrativa e l’avvio delle attività di conservazione e monitoraggio degli habitat e delle specie a rischio.

Entro fine giugno sono previste milestone UE per tre investimenti, tra cui Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali. La misura si propone di destinare complessivamente 30 Mln € per sviluppare contenuti ‘omni-channel’, introdurre una piattaforma aperta che contenga il materiale più rilevante e avviare attività di comunicazione alla cittadinanza. Entro la fine di giugno verrà lanciata la piattaforma web e saranno stipulati gli accordi con gli autori per realizzare e mettere a disposizione 180 podcast e lezioni video per le scuole e creazione di contenuti. Nelle scorse settimane il MiTE ha firmato il Protocollo con la RAI e il Ministero dell’Istruzione per la produzione e distribuzione di video lezioni e, con il supporto di Invitalia, è stato emanato il bando per attività creativa e di produzione che alla chiusura ha ricevuto oltre 15 proposte progettuali in competizione. L’aggiudicazione del bando avverrà nella prima metà di giugno 2022 e l’avvio della piattaforma web nella seconda metà del mese.

Entro giugno si assegneranno inoltre tutti i contratti di ricerca e sviluppo sull’idrogeno, per 160 Mln €, su 4 filoni di ricerca: i) produzione di idrogeno verde, ii) sviluppo di tecnologie per lo stoccaggio e il trasporto dell’idrogeno e per la trasformazione in altri derivati e combustibili verdi; iii) sviluppo di celle a combustibile; iv) sistemi intelligenti di gestione delle infrastrutture. Il Piano di Ricerca è stato approvato (con Enea come affidatario) ed è stato firmato anche l’Accordo di Programma per 110 milioni di euro. I bandi per gli ulteriori 50 milioni di euro, di cui 30 destinati ad imprese private e 20 ad Università ed enti di ricerca pubblici, hanno chiuso la ricezione delle proposte il 16 maggio, con oltre 95 progetti presentati per 245 milioni di euro. L’aggiudicazione dei bandi avverrà nella seconda metà del mese di giugno 2022.

Infine, sempre a giugno 2022, con l’assegnazione delle risorse agli interventi IPCEI, sarà aggiudicata la prima componente di risorse per la costruzione di capacità industriale per la produzione di elettrolizzatori. L’iniziativa, la cui dotazione complessiva è di 450 Mln €, punta a consolidare e creare competenze proprietarie in Italia e a sviluppare una supply chain europea nella produzione ed utilizzo di idrogeno (assicurando capacità di 1 GW in Italia). Per queste finalità, il MiTE ha completato una ricognizione del mercato ed ha avviato un tavolo di lavoro con il MiSE. Ad aprile è stato emanato il cd Decreto Elettrolizzatori (D.M. 168 del 27 aprile 2022) che prevede tre linee di intervento: una per il finanziamento di interventi già istruiti attraverso un percorso nazionale ed europeo IPCEI (Important Projects of Common European Interest); una per il finanziamento tramite un bando di nuove progettualità; infine una per selezionare progetti finalizzati allo sviluppo della filiera produttiva degli elettrolizzatori attraverso un meccanismo analogo a quello dei Contratti di Sviluppo, a gestione MiTE.

AGGIORNAMENTI SULLE RIFORME

Per quanto riguarda le riforme, il MiTE ne ha realizzate 4 in anticipo rispetto alla scadenza di giugno:

Nel primo trimestre del 2022 è stata conseguita la Riforma 1.1 della Componente 3 relativa alla semplificazione e all’accelerazione delle procedure per la realizzazione degli interventi di efficientamento energetico negli edifici. Per il completamento della riforma ‘efficienza energetica’ sono stati necessari alcuni passaggi normativi tra cui l’emanazione della riforma PREPAC ed il monitoraggio del Sismabonus (rispettivamente nel DL Energia e nel DL PNRR 2). Ad aprile, inoltre, il MiTE ed ENEA hanno messo in servizio le prime funzionalità del Portale nazionale sulla prestazione energetica degli edifici.

Un altro traguardo europeo è stato raggiunto nell’ambito della Riforma ‘Supporto tecnico alle autorità locali’, tramite l’approvazione dell’accordo per lo sviluppo del piano d’azione per la creazione di capacità a sostegno degli enti locali.

L’Italia ha anche realizzato la riforma sulla ‘Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi contro il dissesto idrogeologico’: nella legge di bilancio 2022, infatti, è stata introdotta la semplificazione del quadro giuridico e più recentemente con il DL 30 aprile 2022, n. 36 sono state introdotte alcune modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. In particolare, è stato previsto che si possa procedere anche senza il parere della Conferenza Stato-Regioni in merito ai piani di Bacino qualora non si sia pronunciata entro trenta giorni dalla richiesta. Tale disposizione comporta una semplificazione e accelerazione dei processi poiché intende evitare un blocco dell’iter previsto. Inoltre, è stato disposto che per favorire l’accelerazione degli interventi anche le Autorità di bacino distrettuali possano avvalersi del supporto delle società in house del MiTE, allargando la sfera d’azione degli interventi contemplati, poiché si aggiunge al “ripristino ambientale” la dicitura “e di tutela del territorio e delle acque”. In tal modo le Autorità di bacino distrettuali possono operare in maniera più autonoma, agevole e con un campo d’azione più ampio.

Con la legge di bilancio 2022 e con le integrazioni previste nel DL 30 aprile 2022 è entrato in vigore il nuovo quadro giuridico relativo alle misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati.

OBIETTIVI PREVISTI ENTRO GIUGNO 2022

Entro fine giugno è infine previsto il raggiungimento di tre ulteriori M&T che riguardano:

Due riforme relative alla Componente 1 ‘Economia circolare e agricoltura sostenibile’ che consistono nell’entrata in vigore del decreto ministeriale di adozione della Strategia Nazionale per l’Economia Circolare e nell’entrata in vigore del decreto ministeriale che approva il Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti. Queste riforme sono incorso di ultimazione. Per quanto riguarda la strategia nazionale per l’economia circolare, è stata completata la consultazione con gli stakeholders e sono stati ricevuti più di 100 contributi; è stata invece avviata la consultazione pubblica per il Programma nazionale per la gestione dei rifiuti, attualmente in procedura di VAS.

La Riforma ‘Misure per la competitività dell’idrogeno’. Tramite il DL 30 aprile 2022, n. 36 sono entrati in vigore gli incentivi fiscali a sostegno della produzione e del consumo di idrogeno verde, che prevedono che il consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili in impianti di elettrolisi per la produzione di idrogeno verde non sarà soggetto al pagamento degli oneri generali afferenti al sistema elettrico. Inoltre, l’idrogeno così prodotto non sarà sottoposto ad accisa. A breve è atteso il relativo DM di attuazione.

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