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Ponte sullo Stretto, Salvini: “Avanti, la Corte dei Conti decide”

Il Ministro rassicura: l’udienza non modifica i tempi, attesa la decisione sulla registrazione entro il 7 novembre. Poi l’attacco a Bonelli: “Con i no andremmo a cavallo”.

Il progetto del Ponte sullo Stretto è stato al centro di un acceso Question Time alla Camera, con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha difeso a spada tratta l’opera, confermando che il percorso va avanti spedito nonostante il vaglio della Corte dei Conti. L’udienza, ha spiegato Salvini, si è tenuta proprio questa mattina, ma non influirà sulle tempistiche previste.

LA PALLA ALLA CORTE DEI CONTI: DECISIONE ENTRO IL 7 NOVEMBRE

Il Ministro ha chiarito che la Corte dei Conti ha deciso di sottoporre la valutazione dell’opera alla sua sezione centrale di controllo, un passaggio che, pur essendo significativo, non modifica il termine ultimo per la determinazione sulla registrazione dell’atto, fissato per il 7 novembre. “Ero con i miei tecnici che sono intervenuti pochi minuti fa”, ha dichiarato Salvini in Aula, sottolineando la serietà e trasparenza del lavoro svolto da “centinaia di tecnici, ingegneri, docenti universitari, geologi e funzionari”, nel pieno rispetto delle normative italiane ed europee, inclusa quella ambientale, come confermato anche dalla commissaria europea lo scorso 15 ottobre.

LAVORO E SVILUPPO: “8.000 CURRICULUM IN 72 ORE”

Salvini ha respinto con forza l’accusa che il Ponte sia uno spreco di risorse, evidenziando il suo enorme potenziale occupazionale. “Secondo i dati dei tecnici, non della Lega, coinvolgerà 120.000 unità lavoro”, ha affermato, definendo “curioso” il “no” al progetto da parte di alcune forze politiche e sindacali di sinistra. A riprova dell’interesse generato, il Ministro ha rivelato che “nelle prime 72 ore sono arrivati più di 8.000 curriculum”, offrendo una speranza a tanti giovani del Sud che oggi sono costretti a cercare lavoro all’estero.

“NESSUNA OPERA SARÀ DEFINANZIATA PER PAGARE IL PONTE”

Il titolare del MIT ha smontato la tesi secondo cui la realizzazione del Ponte andrebbe a scapito di altre infrastrutture in Calabria e Sicilia. “È vero l’esatto contrario”, ha ribattuto Salvini. “Stiamo restituendo a 7 milioni di italiani il diritto alla mobilità e alla continuità territoriale”. Ha poi elencato gli imponenti investimenti in corso nelle due regioni: 23 miliardi di euro in Sicilia e 22 in Calabria. Proprio questa mattina, ha ricordato, è stato inaugurato il primo lotto della Catania-Palermo. “Con questa mole di investimenti, non fare il ponte non avrebbe assolutamente nessun senso”, ha dichiarato, assicurando che “nessuna opera sarà definanziata per pagare il ponte da Bolzano a Palermo”.

I BENEFICI: MENO CO2, TEMPI DI ATTRAVERSAMENTO RIDOTTI

Oltre all’aspetto occupazionale, Salvini ha evidenziato i benefici ambientali ed economici. Secondo le stime dei tecnici, il Ponte permetterà di risparmiare “200.000 tonnellate di CO2 in meno emesse nell’aria all’anno”. Consentirà a 6.000 veicoli e 200 treni al giorno di attraversare lo Stretto in pochi minuti anziché in ore, nel rispetto della direttiva europea sull’evidenza pubblica. L’aumento del corrispettivo dell’opera, ha aggiunto, è in larga parte dovuto all’aggiornamento dei costi dei materiali rispetto a vent’anni fa, escludendo quindi qualsiasi violazione della delibera Cipess. Infine l’attacco ad Angelo Bonelli, autore di una delle interrogazioni “Se avessimo adottato le sue politiche del no non avremmo l’Autostrada del Sole e l’alta velocità e andremmo in giro a cavallo nel nostro paese. Fortunatamente i nostri genitori hanno avuto un altro approccio”.

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