La lettera è stata firmata da un’ampia e trasversale alleanza di dirigenti: produttori di auto (Volvo, Polestar), giganti delle batterie (Verkor, Samsung, LG Energy), fornitori di ricarica (Fastned, IONITY, Alpitronic), aziende di materiali strategici (Talga, Orano) e operatori di rete (Iberdrola, EDP). Per l’Italia A2A, Atlante e Alpitronic
Oltre 150 top manager dell’intera filiera europea della mobilità elettrica, da Volvo a Polestar, dai produttori di batterie come Samsung alle italiane A2A, Atlante e Alpitronic, lanciano un appello compatto e urgente alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: “Tenere duro, non fare passi indietro” sull’obiettivo di vendere solo auto e furgoni a zero emissioni a partire dal 2035. Qualsiasi esitazione, avvertono, eroderebbe la fiducia degli investitori, frenerebbe lo slancio e consegnerebbe la leadership globale ai concorrenti, in primis la Cina.
L’iniziativa, formalizzata attraverso una lettera aperta pubblicata oggi a Bruxelles, rappresenta una presa di posizione forte da parte di un settore che ha già investito centinaia di miliardi di euro nella transizione e che ora chiede certezze normative e un’azione politica più coraggiosa per garantire la competitività del continente.
UNA VOCE UNANIME DA TUTTA LA FILIERA DELL’AUTO ELETTRICA
La lettera è stata firmata da un’ampia e trasversale alleanza di dirigenti: produttori di auto (Volvo, Polestar), giganti delle batterie (Verkor, Samsung, LG Energy), fornitori di ricarica (Fastned, IONITY, Alpitronic), aziende di materiali strategici (Talga, Orano) e operatori di rete (Iberdrola, EDP). Insieme, rappresentano centinaia di miliardi di investimenti e oltre 150.000 posti di lavoro già creati in tutta Europa.
La richiesta alla Commissione è di evitare di ritardare o “annacquare” l’obiettivo del 2035 nella sua prossima revisione, concentrandosi invece su politiche industriali e di sostegno alla domanda più forti per vincere la corsa globale alla mobilità elettrica.
“INDEBOLIRE L’OBIETTIVO DANNEGGEREBBE LA CAPACITÀ DI COMPETERE DELL’EUROPA”
I firmatari sottolineano come la scadenza del 2035 abbia già innescato un’ondata di investimenti senza precedenti, dalle gigafactory di batterie in Francia e Germania, a nuovi impianti automobilistici in Slovacchia e Belgio.
Tornare indietro ora, avvertono, sarebbe un segnale disastroso. Regioni come la Cina si sono mosse più velocemente e con maggiore focus strategico. Un’esitazione europea, magari ampliando il focus a tecnologie di transizione meno efficienti, rischierebbe di approfondire la dipendenza tecnologica e di far perdere influenza globale al continente.
Michael Lohscheller, CEO di Polestar, ha commentato senza mezzi termini: “L’obiettivo dell’UE del 2035 di porre fine alle vendite di nuove auto a combustione è stato un punto di svolta. Ha dato chiarezza all’industria, direzione agli investitori e certezza ai consumatori. Indebolirlo ora invierebbe il segnale opposto: che l’Europa può essere convinta a rinunciare ai propri impegni. Ciò non danneggerebbe solo il clima. Danneggerebbe la capacità dell’Europa di competere”.
LE QUATTRO PRIORITÀ PER VINCERE LA SFIDA
La lettera delinea quattro priorità urgenti per i decisori politici dell’UE:
Una strategia industriale più forte per aumentare la produzione di batterie, garantire le materie prime e sostenere la trasformazione dei fornitori;
Incentivi intelligenti e coerenti in tutti gli Stati membri per aiutare i cittadini nel passaggio all’elettrico;
Investimenti accelerati nelle reti e una riforma delle autorizzazioni per realizzare le infrastrutture necessarie;
Attuazione efficace della legislazione UE esistente per guidare la transizione in tutto il mercato unico.
“La mentalità di cui abbiamo bisogno oggi non è di adattamento difensivo ma di leadership proattiva”, ha aggiunto Michiel Langezaal, CEO di Fastned. “Ciò significa intraprendere azioni decisive per sostenere e guidare la domanda di veicoli elettrici”.
LA CAMPAGNA #TAKECHARGEEU
Questa lettera aperta si inserisce nella più ampia campagna #TakeChargeEU, che riunisce le imprese del settore dell’auto elettrica per promuovere la leadership europea nella transizione elettrica. L’obiettivo è evidenziare le opportunità economiche, sociali e ambientali, esortando al contempo i politici a fornire le politiche e gli investimenti necessari per trasformare questa transizione in un successo.