Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il provvedimento che recepisce le direttive UE. Focus su rinnovabili, ricarica veicoli elettrici e benessere termo-igrometrico.
Valorizzazione dell’energia prodotta in loco, stretta sull’infrastrutturazione per la ricarica dei veicoli elettrici e prescrizioni rigorose per garantire il benessere termo-igrometrico e la qualità dell’aria interna. È quanto prevedono le regole tecniche per l’efficienza energetica degli edifici aggiornate dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con il decreto del 28 ottobre 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 dicembre 2025. Si tratta dei criteri di calcolo delle prestazioni e i requisiti minimi che gli immobili devono rispettare, recependo le più recenti direttive europee in materia. Il provvedimento, che entrerà in vigore tra 180 giorni, introduce novità sostanziali su fonti rinnovabili, infrastrutture per la mobilità elettrica e qualità degli ambienti interni, modificando il precedente decreto del 2015.
INTEGRAZIONE DELLE RINNOVABILI E COGENERAZIONE
Uno dei pilastri del nuovo decreto è la valorizzazione dell’energia prodotta in loco. Il testo stabilisce che il fabbisogno energetico globale dell’edificio debba essere calcolato su base mensile, consentendo la compensazione tra i consumi e l’energia rinnovabile autoprodotta (come quella da fotovoltaico), a patto che riguardi lo stesso vettore energetico (elettricità con elettricità, termico con termico). Viene introdotto un limite preciso: l’energia in eccesso esportata in rete non potrà essere conteggiata ai fini della prestazione energetica dell’edificio. Inoltre, sono definiti nuovi fattori di conversione in energia primaria, con valori specifici per vettori come il teleriscaldamento, le biomasse e l’elettricità da rete, che saranno aggiornati ogni due anni.
MOBILITÀ ELETTRICA: OBBLIGHI PER NUOVI EDIFICI E RISTRUTTURAZIONI
Il decreto impone una stretta sull’infrastrutturazione per la ricarica dei veicoli elettrici. Per gli edifici non residenziali di nuova costruzione o sottoposti a ristrutturazioni importanti con più di 10 posti auto, scatta l’obbligo di installare almeno un punto di ricarica ogni 5 posti e di predisporre le canalizzazioni per il 20% degli stalli. Regole specifiche sono previste anche per il residenziale: nei nuovi condomini con più di 10 posti auto, sarà obbligatorio predisporre le infrastrutture (tubi corrugati) per permettere l’installazione futura di colonnine in ogni stallo. Entro il 2025, anche gli edifici non residenziali esistenti con più di 20 posti auto dovranno adeguarsi installando un numero minimo di punti di ricarica.
BENESSERE INTERNO E QUALITÀ DELL’ARIA
Non solo efficienza, ma anche comfort e salute. Il provvedimento introduce prescrizioni rigorose per garantire il benessere termo-igrometrico e la qualità dell’aria interna. In caso di interventi sull’involucro opaco (muri, tetti), è obbligatoria la verifica dell’assenza di rischio muffe e condensa interstiziale. Per limitare i consumi estivi e il surriscaldamento urbano, si impone la verifica dell’efficacia di soluzioni come i “cool roof” (tetti riflettenti) o il verde pensile. Inoltre, per gli impianti di climatizzazione, diventa cogente l’installazione di sistemi di regolazione automatica della temperatura per singolo ambiente e, nei grandi edifici non residenziali, l’adozione di sistemi di automazione e controllo (BACS).
RIQUALIFICAZIONI E DEROGHE
Il decreto distingue tra diverse tipologie di intervento: nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti (di primo e secondo livello) e riqualificazioni energetiche. Per queste ultime, che riguardano interventi parziali come la sostituzione di infissi o caldaie, sono fissati requisiti specifici di trasmittanza termica e rendimento impiantistico. Sono previste deroghe per gli edifici vincolati o di pregio storico, ma con l’obbligo di attestare tecnicamente l’impossibilità di rispettare i parametri standard. Infine, viene aggiornata la definizione di “ponte termico” e introdotto l’obbligo di trattamento chimico dell’acqua negli impianti termici per prevenirne il degrado e garantire l’efficienza nel tempo.


