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Metalli

Può esistere una fusione nucleare controllata dall’IA?

Cosa dice la ricerca di DeepMind sulla possibilità di una energia da fusione che operi sulla base di algoritmi. 

Gli orizzonti dell’Intelligenza Artificiale sembrano ampliarsi. L’ultimo confine è stato tracciato da uno studio inglese su un algoritmo in grado di controllare il plasma caldo e caotico che alimenta i reattori a energia da fusione.

I DETTAGLI

Il controllo serve a tirar fuori energia da fusione. Ciò può portare a combustibile pulito, dice Axios. Il punto finale è sfruttare l’energia rilasciata quando due nuclei atomici di idrogeno vengono spinti.

In pratica, questo algoritmo gestisce le bobine magnetiche per produrre – e mantenere – diverse configurazioni di plasma. Le osservazioni arrivano fino a 90 e “una quantità infinita di possibilità” come forme riproducibili.

“L’intelligenza artificiale, e in particolare l’apprendimento per rinforzo, è particolarmente adatta ai complessi problemi presentati dal controllo del plasma”, ha detto Martin Reidmiller di DeepMind

IL CONTESTO

Il Regno Unito è al centro degli ultimi sviluppi sul nucleare anche dopo la straordinaria impresa dell’Oxfordshire raccontata dalle colonne di Energia Oltre qualche giorno fa. 59 megajoule di calore. “Una pietra miliare importante”, con risultati che “ci hanno portato un enorme passo avanti verso la conquista di una delle più grandi sfide scientifiche e ingegneristiche di tutte”. Così aveva commentato il professor Ian Chapman, amministratore delegato dell’Autorità per l’energia atomica nazionale.

COS’È IL TOKAMAK

Si tratta di un reattore a ciambella che ospita magneti molto potenti in grado di controllare il plasma. Nello Swiss Plasma Center dell’EPFL, serve a studiare le condizioni ottimali per confinare il plasma in evoluzione.

I magneti del reattore agiscono in tensione su forma e distribuzione ma adesso ci penserà l’algoritmo. Forse.

Intanto, specifica Axios, il tokamak dello studio è progettato per scopi di ricerca. Ma per i ricercatori l’approccio di apprendimento automatico potrebbe essere utilizzato per testare il controllo dei futuri reattori.

Insomma, le frontiere dell’AI sono destinate ad ampliarsi. Anche in campo energetico assisteremo a una rivoluzione artificiale e intelligente.

 

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