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RAEE

Gli ambasciatori del Patto Europeo per il Clima: RAEE sono il “nuovo oro verde”

Chi c’era e cosa si è detto nel corso di “Parma: una giornata per il riciclo”, iniziativa dedicata alla cultura del riciclo e dell’economia circolare con un programma diffuso promosso dal Patto Europeo per il Clima

Nella sfida globale delle materie prime critiche, ogni gesto quotidiano può contribuire a ridisegnare il rapporto tra tecnologia e ambiente. Il riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettroniche rappresenta un tesoro per l’Italia. I RAEE, infatti, contengono le ormai celebri materie prime critiche, il perno su cui ruotano l’economia circolare e la sovranità tecnologica europee. È il messaggio emerso nel corso di “Parma: una giornata per il riciclo”, un giorno dedicato alla cultura del riciclo e dell’economia circolare, organizzato a Parma in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2025 con un programma diffuso promosso dal Patto Europeo per il Clima.

RAEE AL CENTRO DELLA GIORNATA PER IL RICICLO DEL PATTO EUROPEO PER IL CLIMA

In occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2025, Parma ha dedicato un’intera giornata alla cultura del riciclo e dell’economia circolare. Il programma promosso dal Patto Europeo per il clima Clean-up urbani, seminari scientifici, laboratori per famiglie e iniziative rivolte a studenti e imprese hanno animato “Parma: una giornata per il riciclo”, un evento pensato per raccontare come la gestione responsabile dei rifiuti e il recupero dei materiali tecnologici siano ormai pilastri imprescindibili della transizione sostenibile. Grande protagonista dell’iniziativa i RAEE, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, una risorsa importante da recuperare.

«Parlare di RAEE e Terre Rare significa guardare ai rifiuti non come scarti, ma come chiavi per una transizione sostenibile e responsabile», ha sottolineato Abel Gambini, ambasciatore del Patto europeo per il clima. «Dentro ciò che gettiamo ogni giorno si nasconde un valore essenziale: è lì che possiamo trovare gli elementi per costruire un futuro migliore».

RAEE NUOVO ORO VERDE

I RAEE sono il nuovo oro verde. «Le terre rare sono fondamentali per smartphone, auto elettriche, batterie, turbine eoliche e chip», ha spiegato l’ambasciatrice del Patto per il Clima Silvia Beccari nel corso del seminario “RAEE e Terre Rare: dal rifiuto alla risorsa”. «Ma questo “nuovo oro verde” sta alimentando una competizione globale che ricorda una nuova corsa coloniale, con territori violati e comunità impoverite. Ogni dispositivo che utilizziamo contiene una storia spesso invisibile».

«I RAEE sono oggi la più grande miniera urbana del pianeta», ha ricordato Giuseppe d’Ippolito, anche lui ambasciatore del Patto per il Clima. «L’Europa ha iniziato a definire regole per riappropriarsi dei materiali critici, cercando un equilibrio tra sostenibilità e sicurezza strategica. Ma resta aperta una domanda: l’Unione vuole davvero puntare all’autonomia ecologica o soltanto alla competitività industriale?».

TERRE RARE PER LA SOVRANITA’ TECNOLOGICA DELL’UE

La posta in gioco è alta. Le Terre Rare e, più in generale, le Materie Prime Critiche sono il perno su cui ruotano l’economia circolare e la sovranità tecnologica europee. «L’Europa deve scegliere tra la dipendenza esterna e un’autonomia strategica che unisca ambizioni ecologiche e realismo industriale. Le Terre Rare sono un banco di prova della maturità strategica dell’Unione. Sfruttare meglio i RAEE significa ridurre vulnerabilità, rafforzare la filiera interna e rendere credibile la transizione verde», ha sottolineato l’ambasciatore del Patto europeo per il clima Alfredo Avanzi.

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