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Report Draghi, Materie prime critiche: ecco le proposte

La domanda di minerali per le tecnologie energetiche pulite in particolare dovrebbe un aumento da 4 a 6 volte entro il 2040 secondo il report Draghi

Le materie prime critiche “sono essenziali per accelerare la trasformazione richiesta all’economia dell’Ue. La rapida crescita della domanda sta mettendo a rischio l’equilibrio globale tra domanda e offerta, con ulteriori sfide poste dalla limitata diversificazione delle forniture e dall’elevato livello di dipendenza delle catene di approvvigionamento dell’UE”. È quanto si legge nel report Draghi.

MATERIE PRIME NECESSARIE PER LA TRANSIZIONE VERDE

Le materie prime sono fondamentali per un’ampia gamma di beni. Queste materie prime sono necessarie per fornire tecnologie energetiche pulite per la transizione verde (ad esempio litio, cobalto e nichel per la produzione di batterie, tra le altre tecnologie energetiche pulite), tecnologie avanzate per la produzione di energia, per la transizione digitale (ad esempio, il gallio per i semiconduttori) e applicazioni per la difesa e lo spazio (ad esempio, il gallio per le batterie).

IL BOOM DELLA DOMANDA

La domanda di questi minerali “è aumentata significativamente negli ultimi anni grazie alla richiesta di veicoli elettrici e di altre applicazioni di tecnologia pulita. Si prevede che la domanda continui a crescere ad un ritmo molto elevato. Le dimensioni del mercato dei minerali critici per la transizione energetica sono già raddoppiate negli ultimi cinque anni, raggiungendo i 300 miliardi di euro nel 2022, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia (AIE)”, spiega il report.

LA DOMANDA DI MINERALI PER LE TECNOLOGIE ENERGETICHE PULITE IN PARTICOLARE DOVREBBE UN AUMENTO DA 4 A 6 VOLTE ENTRO IL 2040

Non solo. “La diffusione record di tecnologie per l’energia pulita (ad esempio, batterie e pannelli solari) sta determinando una crescita senza precedenti della domanda. Dal 2017 al 2022, il mercato globale ha visto triplicare la domanda di litio, aumentare del 70% quella di cobalto e del 40% quella di nichel. Nel 2022, la quota di domanda di questi materiali per le applicazioni di energia pulita ha raggiunto il 56% per il litio, il 40% per il cobalto e il 16% per il nichel (rispetto al 30% per il litio, al 17% per il cobalto e al 6% per il nichel di cinque anni fa). Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, in base a diversi scenari, la domanda di tecnologie energetiche pulite si moltiplicherà da due a tre volte entro il 2030. Ciò determinerà una crescita della domanda totale di determinati minerali critici dal 25% a oltre il 300%. La domanda di minerali per le tecnologie energetiche pulite in particolare dovrebbe un aumento da 4 a 6 volte entro il 2040”, rammenta il report Draghi.

LE PROPOSTE DEL REPORT DRAGHI

“Con la legge sulle materie prime critiche recentemente approvata, l’Ue ha introdotto misure significative. È ora fondamentale garantire una rapida e completa attuazione della legge”, esorta il rapporto. Chiedendo di “Migliorare la produzione, la lavorazione e il riciclaggio nell’UE lungo la catena del valore del CRM; Sostenere la diversificazione delle filiere: partenariati strategici internazionali e progetti strategici; Semplificare le procedure di autorizzazione: ridurre i tempi e sviluppare programmi nazionali; Far progredire i progetti strategici”.

Inoltre, il report Draghi propone di “sviluppare una strategia globale a livello UE sulla base del CRMA, dall’estrazione al riciclo al riciclaggio; di creare una piattaforma europea dedicata alle materie prime critiche per realizzare la strategia dell’UE e sfruttare il potere di mercato; di sviluppare soluzioni finanziarie a sostegno della catena di valore delle materie prime critiche; di sviluppare ulteriormente la diplomazia delle risorse delle materie prime critiche per garantire l’approvvigionamento e la diversificazione; di sviluppare ulteriormente strategie congiunte con altri acquirenti globali del G7/OCSE (ad esempio il Giappone); ma anche di promuovere ulteriormente il potenziale non sfruttato delle risorse nazionali nell’UE, grazie a migliori standard e all’integrazione con l’industria a diversi livelli della catena del valore; di rafforzare l’eccellenza europea nella ricerca e nell’innovazione di materiali o processi alternativi per sostituire le materie prime critiche in varie applicazioni; infine in ottica di circolarità di creare un vero mercato unico dei rifiuti e del riciclaggio in Europa; di accelerare la creazione di un mercato CRM sostenibile nell’Ue; di sviluppare scorte strategiche per i minerali critici nell’UE; e di migliorare la trasparenza del mercato finanziario per i contratti all’ingrosso dei minerali critici nell’Ue”.

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