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Riciclo da record. L’Italia raddoppia la media UE e spinge sull’economia circolare

Con l’85,6% di rifiuti recuperati, il nostro Paese guida la classifica europea del riciclo. Crescono tutte le filiere Cobat e si consolida un modello di sostenibilità condivisa

Italia da record nel recupero e nel riciclo dei rifiuti. Secondo i dati Eurostat, il nostro Paese registra un tasso di uso circolare dei materiali pari al 20,8%, quasi il doppio della media UE. La Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile colloca l’Italia al primo posto in Europa con l’85,6% di rifiuti riciclati sul totale dei rifiuti trattati. Un risultato importante, che però apre anche nuove sfide: rafforzare la tracciabilità delle filiere, aumentare la raccolta differenziata e ridurre la dipendenza dalle materie prime vergini. In questo scenario, il contributo dei Consorzi Cobat sarà sempre più importante. Nel corso dell’evento odierno organizzato con il supporto di Globe Italia, il consorzio dedicato alla raccolta, al trattamento e all’avvio al
riciclo di prodotti giunti a fine vita ha presentato i Bilanci di Sostenibilità 2024, offrendo per la prima volta una lettura integrata delle tre filiere che lo costituiscono: RIPA (pile e accumulatori), RAEE (rifiuti elettronici) e TYRE (pneumatici fuori uso).

RICICLO, RACCOLTA IN CRESCITA

Nel 2024, i Consorzi Cobat hanno raccolto e avviato a trattamento oltre 154 mila tonnellate di prodotti giunti a fine vita. Sono cresciuti anche i soci: +22% per RIPA, +21% per RAEE e +33% per TYRE negli ultimi tre anni.

“Il bilancio di sostenibilità è uno strumento importante, perché ci consente di delineare l’attività dei consorzi come strutture fondamentali per lo sviluppo delle filiere circolari, attraverso numeri e dati. I sistemi consortili sono la prima forma di partnership tra pubblico e privato nel settore dell’economia circolare, in cui crediamo molto e che abbiamo scelto di vigilare sempre più attentamente, attraverso l’istituzione di un organismo di vigilanza e controllo dei consorzi e dei sistemi autonomi che nel tempo monitora le attività e applica misure correttive, ove necessario, per garantire un sistema sano e competitivo. I Consorzi Cobat sono un esempio di sistema virtuoso”, ha dichiarato Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile del MASE.

“Il nostro primo Bilancio di Sostenibilità integrato non è solo un esercizio di trasparenza, ma il punto di partenza di un percorso condiviso. Per la prima volta raccontiamo un’identità unitaria, capace di affrontare le sfide del settore con una visione comune. È il segno di un sistema che cresce e guarda al futuro con l’ambizione di guidare la transizione verso un’economia circolare più giusta e inclusiva”, ha spiegato Michele Priori, Direttore Generale di Consorzi Cobat.

RICICLO: I NUMERI DI PILE, RAEE E PNEUMATICI

Cobat RIPA ha raccolto 88.627 tonnellate di pile e accumulatori esausti, in crescita del +35% rispetto al 2023. Cobat RAEE, invece, ha gestito 27.591 tonnellate di rifiuti elettronici, con una forte crescita rispetto agli anni precedenti. I raggruppamenti “freddo e clima” e “elettronica di consumo” superano le 7.000 tonnellate ciascuno. Cobat TYRE ha raccolto 38.377 tonnellate di pneumatici fuori uso, superando del 111% i target ministeriali.

“Questi risultati confermano la centralità della filiera per il recupero delle materie critiche e la sicurezza ambientale”, ha sottolineato David Viva (RIPA).

“La sfida è accompagnare l’innovazione tecnologica riducendo l’impatto ambientale e valorizzando metalli preziosi da reimmettere nei cicli produttivi”, ha spiegato Valentina Negri (RAEE).

“Abbiamo dimostrato che la filiera PFU può essere un motore di innovazione, anche grazie alle nuove applicazioni della gomma riciclata”, dichiara Francesco Massaro (TYRE).

SOSTENIBILITA’ COME MOTORE DI SVILUPPO

La seconda parte dell’evento, la tavola rotonda “Sostenibilità come volano di sviluppo: il valore dei consorzi”, ha riunito figure istituzionali di primo piano, tra cui Fabrizio Penna e Laura D’Aprile del MASE, e il Senatore Luca De Carlo, presidente della Commissione Ambiente del Senato.

“Questo Bilancio di Sostenibilità è la prova che i Consorzi Cobat sanno trasformare responsabilità in opportunità. Le nuove normative europee e la necessità di recuperare materie prime critiche ci pongono davanti a grandi sfide, ma anche a un’enorme occasione per costruire un sistema più avanzato, capace di generare valore economico, sociale e ambientale”, ha concluso Michele Zilla, Presidente di Consorzi Cobat.

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