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Gas

Ridurre la stagione termica di 30 giorni. La proposta di Assopetroli-Assoenergia

“Procedere con la massima urgenza al posticipo di 15 giorni dell’accensione degli impianti in fascia E […], dalla quale dipenderebbero oltre il 70 % dei possibili risparmi”. Ecco cosa dice la nota Assopetroli-Assoenergia

Assopetroli-Assoenergia, in considerazione delle criticità odierne connesse ai costi e alla disponibilità di gas, in una nota indirizzata al ministro della Transizione ecologica, invitano il governo a valutare come misura realmente misurabile di risparmio energetico la riduzione della stagione termica di 30 giorni, da attuarsi mediante l’accensione ritardata degli impianti di 15 giorni e lo spegnimento anticipato di ugual periodo.

LA NOTA ASSOPETROLI-ASSOENERGIA

Assopetroli-Assoenergia nella nota indirizzata al ministro della Transizione ecologica commentano la situazione attuale in cui “la progressiva riduzione dei flussi di gas provenienti dalla Russia sta rendendo sempre più urgente per l’Unione europea, e per l’Italia in particolare, l’adozione di un piano di emergenza per ottimizzare i consumi e controbilanciare le ripercussioni negative sui settori produttivi e sui cittadini derivanti dall’aumento del costo del gas e dalla carenza di prodotto”.

“In questi giorni – continua la nota – le criticità connesse ai costi e alla disponibilità di gas stanno emergendo in tutta la loro gravità. Numerose aziende attive nel campo della somministrazione di gas metano e/o di energia termica, rappresentate dalla scrivente, non riescono a stipulare contratti di fornitura per il prossimo anno termico. Anche le poche imprese riuscite nell’intento, però, versano in una situazione estremamente critica: il lasso di tempo che intercorre tra l’acquisto del gas e il pagamento dello stesso da parte dei consumatori finali determina per le imprese un’esposizione finanziaria oltremodo onerosa e rischiosa, con un valore del gas cresciuto fino a 15 volte rispetto a 12 mesi fa.”

IL PIANO ‘SAVE GAS FOR SAVE WINTER’

Secondo quanto emerge nella nota Assopetroli-Assoenergia, “il lavoro di raccordo con gli altri stati membri dell’UE per la definizione di un tetto al prezzo del gas, pur essendo fondamentale, è uno strumento che potrà sortire effetti nel medio periodo. Nel frattempo occorre lanciare subito un segnale forte ai mercati, affinché la domanda si ricalibri sulla ridotta offerta, con la conseguenza di raffreddare i prezzi. In questo contesto è pertanto improcrastinabile dare attuazione al piano di risparmio energetico “Save gas for a safe winter” presentato lo scorso 20 luglio dalla Commissione europea”.

“Da quanto si apprende dagli organi di stampa il Governo, nell’ultima riunione del Consiglio dei ministri, avrebbe ipotizzato la riduzione di 1 ora dell’orario di accensione degli impianti termici e la contestuale riduzione di 1°C della temperatura massima interna (da 20° a 19° C), quale misura emergenziale di contenimento dei consumi per la prossima stagione termica. Tali misure porterebbero (secondo l’Enea1) ad un risparmio superiore ai 2 miliardi di mc. Pur condividendo in pieno le finalità dell’intervento del Governo, permangono seri dubbi circa la reale efficacia di tale proposta, che rischia di essere compromessa da una molteplicità di fattori: dalla variabilità dei parametri di analisi utilizzati, all’impossibilità materiale di verificarne l’implementazione, fino all’assenza di misure coercitive e sanzionabili”, sottolineano nella nota.

LA PROPOSTA AL GOVERNO

Assopetroli-Assoenergia, nella nota, si rivolgono direttamente al Governo avanzano la proposta per ridurre i consumi della stagione termica 2022-2023. Difatti, nella nota si legge che “al fine di implementare un piano concreto e realmente misurabile di risparmio energetico, Assopetroli-Assoenergia invita il Governo a valutare come misura alternativa la riduzione della stagione termica di 30 giorni, da attuarsi mediante l’accensione ritardata degli impianti di 15 giorni e lo spegnimento anticipato di ugual periodo. Tale riduzione, differenziata per zona climatica, si applicherebbe a tutti quegli impianti alimentati con gas metano o con altri vettori che risentono degli effetti (sia sui prezzi che sulla disponibilità) del conflitto russo-ucraino”.

“Tale iniziativa – secondo Assopetroli-Assoenergia – consentirebbe una riduzione del 10% dei consumi annui delle famiglie (circa 1,5 ML di mc di gas), alla quale si sommerebbero ulteriori risparmi conseguibili dalle Pubbliche Amministrazioni e dal Terziario”.

PROCEDERE CON MASSIMA URGENZA

Assopetroli-Assoenergia nella nota evidenziano “la necessità di procedere con la massima urgenza al posticipo di 15 giorni dell’accensione degli impianti in fascia E (prevista oggi per il 15 ottobre), dalla quale dipenderebbero oltre il 70 % dei possibili risparmi; un mancato intervento tempestivo su questo segmento rischierebbe infatti di compromettere gli effetti dell’intera misura”.

“Si evidenzia infine il positivo impatto sociale dell’intervento proposto che, riducendo drasticamente i consumi di gas del mese di ottobre, consentirebbe all’utenza di organizzare e pianificare i mezzi finanziari necessari a far fronte alle mutate condizioni di mercato”, conclude la nota Assopetroli-Assoenergia.

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