Advertisement vai al contenuto principale
Rinnovabili

Come le rinnovabili sfidano le fossili e quando la spunteranno

L’ultimo rapporto di Bloomberg New Energy Finance (Bnef) non lascia dubbi: eolico e solare abbinati a sistemi di accumulo saranno la spina nel fianco delle energie tradizionali

Il crollo dei costi delle tecnologie legate alle energie rinnovabili sta rapidamente schiacciando il settore della produzione di elettricità legata ai combustibili fossili. È la conclusione del rapporto di Bloomberg New Energy Finance (Bnef) sul cosiddetto “costo dell’energia unificato” che tiene conto delle spese per l’acquisto delle apparecchiature necessarie per generare energia, l’indebitamento necessario per realizzare gli impianti e delle varie tecnologie utilizzate per la produzione di elettricità. Secondo le conclusioni del gruppo di ricerca di Bloomberg, nella maggior parte dei luoghi a livello mondiale saranno proprio l’energia eolica e quella solare a funzionare a costi inferiori rispetto al carbone già entro il 2023. E la minaccia delle fonti verdi alle fossili riguarderà tutti e tre i tradizionali ruoli del mix energetico, vale a dire la produzione energetica tradizionale, la generazione dispacciabile, cioè la capacità di rispondere alle richieste della rete in qualsiasi momento della giornata e la fornitura di flessibilità. Nel primo caso la minaccia proverrà dal forte calo del prezzo di eolico e fotovoltaico in termini di costi di capitale, miglioramento dell’efficienza e diffusione di aste competitive in tutto il mondo. Nel secondo caso la sfida per il nuovo carbone e il nuovo gas deriverà dall’accoppiata batteria-eolico/solare che consentirà alle fonti “variabili” di ridurre la produzione e, se necessario, di modificare i tempi di fornitura. Infine, la terza sfida si materializzerà attraverso le batterie indipendenti, sempre più economiche e in grado di competere in termini di prezzo con le centrali a gas a ciclo aperto e con altre opzioni come l’idroelettrico.

rinnovabiliL’INTERESSE PER CENTRALI TRADIZIONALI SI STA AFFIEVOLENDO

“Alcune centrali a carbone e a gas esistenti, con costi di capitale non recuperabili, continueranno ad avere un ruolo importante per molti anni, combinando produzione di grandi quantità di energia e fungendo da bilanciamento – ha dichiarato Elena Giannakopoulou, responsabile economia energetica del Bnef -. Ma l’interesse economico per la costruzione di nuove capacità di carbone e di gas si sta affievolendo”.

CALANO LE BATTERIE E I COSTI DI EOLICO E FOTOVOLTAICO

I risultati del rapporto hanno contestualizzato i numerosi fattori presenti nella produzione di energia e aggiornato i calcoli sul modo migliore di produrre elettricità nei prossimi anni. In un rapporto di 104 pagine il Bnef ha esaminato l’economia di settore in vari paesi come Cina, Stati Uniti, India e Australi valutando le principali tecnologie rinnovabili. Tra le novità più importanti, Bloomberg segnala le batterie agli ioni di litio che hanno registrato un calo dei costi del 79% dal 2010: fattore che rende possibile l’avvio di un processo di accumulo di energia di una certa importanza negli anni a venire. Il prezzo al megawattora per la generazione da parchi eolici costruiti onshore è sceso del 18 per cento nella prima metà del 2018 a 55 dollari per MWh mentre il fotovoltaico è sceso del 18 per cento a 70 dollari per MWh. Infine l’eolico offshore è calato del 5% a 118 dollari per MWh. L’analisi del Bnef ha evidenziato costi dell’elettricità per l’eolico onshore particolarmente bassi in India, Brasile, Svezia e Australia, e costi dell’elettricità per il fotovoltaico particolarmente bassi in Cile, India, Australia e Giordania.

ENTRO CINQUE ANNI PRODURRE ENERGIA DA RINNOVABILI COSTERÀ MENO DI CARBONE E GAS

Per quanto riguarda la Cina, i calcoli del Bnef evidenziano che la generazioni di elettricità attraverso il carbone sarà in ritardo rispetto alle principali forme di energia rinnovabile già all’inizio del prossimo decennio. Proprio i costi più bassi di produzione energetica da solare ed eolico si registrano attualmente in Cina e India che sono anche tra i peggiori inquinatori a livello mondiale.  Prendendo l’India come esempio, il Bnef mostra per l’eolico onshore un costo di 39 dollari per MWh, in calo del 46% rispetto a un anno fa, e per il solare fotovoltaico 41 dollari, in calo del 45%. In confronto, il carbone arriva a 68 dollari per MWh e il gas a ciclo combinato a 93 dollari. I sistemi eolico più batteria e solare più batteria in India hanno ampie fasce di costo che variano, rispettivamente, tra i 34 e i 208 dollari per MWh e 47 e 308 dollari per MWh, a seconda delle caratteristiche del progetto, ma il centro di tali fasce è in rapida diminuzione. In ogni caso i costi per entrambe le fonti di pulite in tutto il mondo continueranno a scendere fino al 2040 e diventeranno più bassi del carbone e del gas entro cinque anni, secondo il rapporto Bnef. Al momento sono il carbone e il gas a generare più di un terzo dell’elettricità mondiale che rimangono anche le fonti più economiche per produrre energia elettrica, anche dopo il forte calo del costo dell’energia eolica e solare.

BATTERIE SEMPRE MENO COSTOSE

Anche i costi delle batterie stanno iniziando a cambiare il modo in cui le aziende elettriche pensano al loro modo di generare energia. Al momento, l’elettricità è costosa da accumulare su larga scala, e la maggior parte dello stoccaggio viene effettuato attraverso progetti di pompaggio idroelettrico. Questi sollevano l’acqua in un serbatoio quando i prezzi dell’energia sono a buon mercato poi permettono al liquido di fluire innescando il moto di una turbina quando l’elettricità è necessaria. Batterie meno costose potrebbero consentire alle aziende di servizi pubblici, invece, di immagazzinare l’elettricità generata durante il giorno dai parchi solari e di usarla di notte. Allo stesso modo potrebbero preservare l’energia nelle giornate ventose per i momenti in cui non vi è ventilazione. L’aggiunta di una batteria a un impianto eolico o solare esistente potrà quindi consentire all’impianto l’accesso alla rete in ore di lavoro a maggiore valore. Bisognerà aspettare però il 2025 affinché l’immagazzinamento di energia in batterie four-hour energy storage cominci a competere con le centrali a gas, anche in paesi dove la generazione di gas è più a buon mercato come gli Stati Uniti, ha ammesso il Bnef.

CAMBIA LA PERCEZIONE DELL’ENERGIA

“Stiamo assistendo alla fissazione di prezzi bassi record per l’energia eolica e solare – ha dichiarato Seb Henbest, responsabile di Europa, Medio Oriente e Africa per il Bnef -. Questo sta avendo un effetto potente. Sta cambiando le percezioni”.

 

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su