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Rinnovabili

Perché l’Agenzia ambientale Ue lancia l’allarme su rinnovabili ed efficienza

Europa sulla buona strada per raggiungere gli obietti 2020 meno per quelli al 2030. Ma i progressi nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica stanno rallentando, soprattutto nel settore trasporti

I progressi nell’aumento dell’uso delle rinnovabili e nel miglioramento dell’efficienza energetica stanno rallentando in tutta l’Unione europea mettendo a rischio la capacità dell’Ue di raggiungere i suoi obiettivi energetici e di riduzione delle emissioni. L’aumento del consumo energetico, in particolare nel settore dei trasporti, è responsabile del rallentamento. Nel suo insieme, tuttavia, l’Ue rimane sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2020 per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e aumentare l’uso di rinnovabili, ma le recenti tendenze all’aumento del consumo energetico dovranno essere invertite per raggiungere gli obiettivi stessi. E saranno necessari nuovi sforzi per raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici per il 2030. È quanto emerge dai dati preliminari pubblicati nell’analisi annuale dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea) sui progressi compiuti dall’Unione europea verso il raggiungimento degli obiettivi in materia di rinnovabili e di efficienza energetica. La valutazione aggiornata dell’Agenzia europea completa l’edizione di quest’anno di “Trends and Projections in Europe: 2018: Monitoraggio dei progressi verso il raggiungimento degli obiettivi europei in materia di clima e di energia”.

PROGRESSI NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI

UESecondo i dati preliminari dell’Aea, l’adozione delle rinnovabili nell’ambito del mix energetico dell’Unione europea ha determinato una quota del 17,4% di energie verdi nel consumo finale lordo di energia nel 2017. Ciò indica che l’Ue rimane sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di una quota di rinnovabili del 20% entro il 2020. Tuttavia, il ritmo di aumento dell’uso delle energie rinnovabili, rileva l’agenzia europea “è aumentato solo marginalmente rispetto al 17% del 2016. Inoltre, i progressi sono stati insufficienti per raggiungere l’obiettivo del 10% di energie rinnovabili nel settore dei trasporti entro il 2020. Con l’avvicinarsi del 2020, le traiettorie necessarie per raggiungere gli obiettivi nazionali stanno diventando più ripide. L’aumento del consumo energetico e le persistenti barriere di mercato ostacolano la diffusione delle rinnovabili in diversi Stati membri”. Secondo i dati preliminari diffusi dall’Agenzia europea per l’ambiente 20 Stati nel 2017 erano sulla buona strada per raggiungere i loro obiettivi individuali in materia di rinnovabili entro il 2020. Ciò rappresenta un calo rispetto al 2016, quando erano 25 i paesi ben indirizzati. In molti paesi, il rallentamento dei progressi è dovuto all’aumento del consumo totale di energia, che ha fatto diminuire la quota delle energie rinnovabili nel consumo energetico.

L’EFFICIENZA ENERGETICA OSTACOLATA DALL’AUMENTO DEI CONSUMI

Nell’ultimo decennio il consumo di energia è generalmente diminuito a un ritmo che potrebbe garantire il raggiungimento degli obiettivi Ue per il 2020 in materia di efficienza energetica. Tuttavia, nel 2015, il consumo di energia all’interno dell’Unione ha iniziato ad aumentare e le stime preliminari dell’Aea per il 2017 indicano che sia il consumo di energia primaria sia il consumo finale di energia si collocano al di sopra della traiettoria indicativa verso il 2020. “In particolare, nel 2016, la crescente domanda di energia nel settore dei trasporti ha raggiunto il 33% del consumo finale energetico dell’Unione europea. La continua crescita di tale consumo, in particolare nel settore dei trasporti ma anche in altri settori, rende sempre più incerto il raggiungimento dell’obiettivo del 2020”, osserva l’Agenzia europea. I dati preliminari dell’Aea relativi al 2017 stimano un aumento del consumo di energia primaria a livelli superiori alle traiettorie previste per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2020 in 13 Stati membri. Si tratta di un aumento di tre paesi rispetto al 2016. Gli Stati membri dovranno intensificare i loro sforzi per riportare l’Ue sulla buona strada e invertire la tendenza all’aumento del consumo energetico, in particolare nel settore dei trasporti.

RAFFORZARE LE MISURE NECESSARIE PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DEL 2030

L’Agenzia ricorda, infine, che sono stati fissati nuovi obiettivi a livello Ue per il 2030 nei settori delle emissioni di gas a effetto serra, delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, in particolare per ridurre le emissioni di gas a effetto serra nell’Ue di almeno il 40 % (rispetto ai livelli del 1990); per portare la quota delle fonti energetiche rinnovabili ad almeno il 32% del consumo finale lordo di energia; e per ottenere un miglioramento di almeno il 32,5% dell’efficienza energetica (rispetto allo scenario di riferimento del 2007). La relazione dell’Aea indica” che le tendenze attuali non saranno adeguate per raggiungere gli obiettivi del 2030 e che nel prossimo decennio saranno necessari ulteriori e maggiori sforzi. A tal fine gli Stati membri presenteranno entro la fine del 2018 i loro primi progetti di piani nazionali per l’energia e il clima, compresi i dettagli sugli obiettivi e le politiche in materia di clima ed energia che li aiuteranno a raggiungere gli obiettivi per il 2030”.

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