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Rinnovabili, mobilità sostenibile e tecnologie green. I progetti di Papa Francesco per l’ambiente

Rinnovabili, mobilità sostenibile e tecnologie green. Tutti i progetti avviati durante il pontificato di Papa Francesco per l’ambiente e la transizione green del Vaticano

L’impegno di Papa Francesco per l’ambiente non si è limitato ai principi teologici, ma trovato espressione in azioni concrete che hanno instradato il Vaticano sulla strada della transizione sostenibile. La spinta dell’“ecologia integrale” ha permesso allo Stato di diventare uno dei primi al mondo completamente alimentati da energia pulita grazie a progetti rinnovabili, efficientamento energetico, mobilità sostenibile, gestione efficiente di acqua e rifiuti, sviluppo di asset tecnologici green, riforestazione e formazione ecologica. Papa Francesco ha anche ratificato la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e gli Accordi di Parigi, dimostrando la volontà di dimostrare concretamente il suo impegno nella lotta al cambiamento climatico.

FOTOVOLTAICO: L’IMPIANTO AGRIVOLTAICO DI SANTA MARIA DI GALERIA E LA VETRATA DEI MUSEI VATICANI

Uno dei progetti più ambiziosi e simbolici della transizione energetica vaticana disegnata da Papa Francesco è la costruzione di un impianto solare nell’area extraterritoriale di Santa Maria di Galeria. Il progetto agrivoltaico mira a fornire energia pulita a tutta la Città del Vaticano, rendendo lo Stato completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. Un’importanza confermata dal fatto che per realizzarlo il Papa ha nominato due commissari speciali con piena autorità.

“L’umanità possiede i mezzi tecnologici per affrontare questa trasformazione ambientale” e “l’energia solare gioca un ruolo fondamentale tra queste soluzioni”, scrive Francesco nella lettera apostolica “Fratello Sole”, che annuncia il progetto.

Il secondo progetto degno di nota è la copertura dei Musei Vaticani con impianti fotovoltaici, realizzato in collaborazione con Acea. I pannelli installati nella vetrata produrranno energia rinnovabile per coprire parte dei consumi elettrici dei Musei e contribuiranno ad abbattere la Carbon Foot Print dello Stato. Inoltre, la sostituzione dei vetri esistenti con i nuovi vetri fotovoltaici assicura un rilevante isolamento termico e effetto di ombreggiamento. Il nuovo impianto di illuminazione installato, inoltre, ha permesso di aumentare l’efficienza illuminotecnica e di valorizzare esteticamente il sito.

AMBIENTE, IL PROGRAMMA PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE

Papa Francesco ha avviato anche un percorso per la transizione sostenibile delle automobili del Vaticano, fatto di accordi con i produttori, investimenti in strutture tecnologiche alimentate da rinnovabili e meccanismi di compensazione delle emissioni. L’ambizioso programma “Conversione Ecologica 2030” contribuirà a sostituire l’intera flotta di veicoli vaticani con modelli elettrici o ibridi, al fine di ridurre significativamente l’impronta di carbonio dello Stato.

L’accordo con Volkswagen prevede che entro il 2030 l’intera flotta dello Stato sarà composta da veicoli elettrici del produttore tedesco. Questa transizione verso la mobilità elettrica si inserisce in una strategia più ampia che comprende investimenti.

IL CENTRO DI ALTA FORMAZIONE E IL BORGO

La transizione ecologica vaticana non si limita agli aspetti tecnologici ed energetici, ma comprende anche importanti iniziative educative e sociali volte a promuovere una nuova cultura ecologica e a offrire opportunità a persone svantaggiate.

Nel febbraio 2023, Papa Francesco ha istituito il Centro di Alta Formazione Laudato si’ (CeAF-LS), un organismo scientifico, educativo e di attività sociale che si pone l’obiettivo di rendere “concreti i principi contenuti nell’enciclica Laudato si’”, promuovendo una “conversione ecologica” attraverso varie iniziative formative e pratiche. Un contributo importante arriverà dal “Borgo Laudato Si’”, realizzato nei 55 ettari della residenza papale di Castel Gandolfo, un laboratorio dove sperimentare i contenuti formativi del Centro e formare persone provenienti da contesti difficili.

LE ENCICLICHE PER L’AMBIENTE

L’enciclica “Laudato si’”, pubblicata nel 2015, rappresenta uno spartiacque nel magistero pontificio sulla questione ambientale, rendendola una priorità spirituale e politica. La “conversione ecologica” diventa un imperativo non solo pratico ma anche spirituale, un moto necessario ad assicurare il successo degli accordi climatici nel lungo termine. Il Pontefice critica aspramente l’attuale sistema economico, “malato alla radice”. Nella successiva “Laudate Deum”, Papa Francesco si spinge oltre, smascherando l’ipocrisia di chi pratica il greenwashing e ribadisce la responsabilità condivisa tra Stati, imprese e cittadini.

“Il mondo che ci accoglie si sta sgretolando, e forse si sta avvicinando a un punto di rottura”, si legge nell’enciclica del 2023.

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