L’Arabia Saudita investe sulle rinnovabili per diversificare la propria economia, basata sul petrolio, e per produrre energia elettrica
Ibrahim al-Jarbou, amministratore delegato di National Grid – sussidiaria di Saudi Electricity Company, la compagnia saudita che ha il monopolio sulla gestione dell’energia elettrica nel paese –, ha detto che l’Arabia Saudita si aspetta di attrarre investimenti nelle rinnovabili per oltre 20 miliardi di dollari entro il prossimo decennio.
GLI OBIETTIVI SAUDITI SULLE RINNOVABILI
Al-Jarbou ha detto che Riad intende generare 30 gigawatt di energia da fonti rinnovabili entro il 2025, per poi arrivare a 60 gigawatt entro il 2030. Ha anche aggiunto che il paese si aspetta di raggiungere prezzi molto bassi, vicini ai minimi, per i suoi progetti sulle rinnovabili.
L’Arabia Saudita sta investendo sulle fonti rinnovabili per diversificare la propria economia, che si basa sulla vendita di petrolio, e per produrre energia elettrica.
Attualmente, l’elettricità è ottenuta principalmente dalla combustione del petrolio. L’obiettivo del regno è di arrivare al 70 per cento di energia elettrica prodotta dal gas, e dalle rinnovabili per il restante 30 per cento.
COME PROCEDE IL PROGRAMMA SULLE RINNOVABILI
Come riporta S&P Global, lo scorso gennaio il ministero dell’Energia saudita ha avviato il terzo giro del Programma nazionale sulle energie rinnovabili (NREP), che consiste in quattro progetti sul fotovoltaico dalla capacità complessiva di 1,2 gigawatt.
Ad aprile il ministero dell’Energia saudita aveva fatto sapere che quarantanove società si erano pre-qualificate per partecipare al terzo giro del NREP; di queste, ventotto avevano sede in Arabia Saudita.
Fino ad ora, attraverso il NREP, Riad ha offerto 2,17 gigawatt di capacità rinnovabile, di cui 700 megawatt sono stati assegnati nel 2019 e 1,47 gigawatt lo saranno quest’anno.