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Crippa

Rinnovabili, bollette, e iter semplificati: Crippa presenta la proposta

Un decreto”Omnibus” per risolvere molti dei nodi energetici italiani a cominciare dalle rinnovabili. La proposta depositata alla Camera dall’ex sottosegretario al Mise

Dal bonus sociale automatico, alla riforma del Sistema informatico integrato per contenere anche le informazioni sugli oneri generali di sistema. Dalla tracciabilità degli oneri all’Albo venditori, alla velocizzazione degli inter autorizzativi, fino al tetto Antitrust per i pompaggi. Un provvedimento “Omnibus” sull’energia, quello presentato dalla Camera dall’ex sottosegretario al Mise Davide Crippa e che contiene molte delle proposte che in origine sarebbero dovuto confluire in un decreto energia mai varato.

La proposta di legge presentata da Crippa si compone di 21 articoli complessivamente e si intitola “Disposizioni per la promozione dell’efficienza energetica e per l’utilizzo dell’energia elettrica e termica prodotta da fonti energetiche rinnovabili”. (qui il testo)

LE NOVITA’ PER BOLLETTE E RAPPORTO CLIENTI-VENDITORI DI ENERGIA

Un obiettivo di cui si è a lungo dibattuto anche in Parlamento, è il riconoscimento automatico del bonus elettrico, del bonus gas e della tariffa sociale del servizio idrico integrato a favore di soggetti in condizioni di disagio economico. Crippa vuole farlo partire dal 1 gennaio 2020. Collegato a questo un altro problema affrontato spesso nelle indagini svolte presso Palazzo Madama e Montecitorio: si tratta della tracciabilità degli oneri di sistema. Secondo Crippa il Sistema informatico integrato (SII) deve contenere anche le informazioni sugli oneri generali di sistema, cioè i costi in bolletta per attività di interesse generale, come per esempio gli incentivi alle rinnovabili. La proposta di legge prevede che sia proprio il SII a comprendere tutte le informazioni riguardanti la fatturazione dell’energia elettrica al cliente finale, l’adempimento, da parte del cliente finale, al pagamento della fattura e l’avvenuto trasferimento al sistema degli oneri versati dai clienti finali. Ciò per “consentire la verificabilità dell’intero processo di versamento degli oneri generali afferenti al sistema elettrico”, con Arera a individuare i soggetti tenuti a comunicare ad Acquirente unico le informazioni. Infine, la pdl presentata da Crippa punta a intervenire sul cosiddetto Albo dei venditori prevedendo l’esclusione per le imprese destinatarie di provvedimenti di condanna dell’Agcm per pratiche commerciali scorrette.

SEMPLIFICAZIONI PER LE RINNOVABILI

Sulle rinnovabili la pdl Crippa punta a rendere più veloci gli iter per il revamping degli impianti e a cambiare la nozione di autoconsumo. Nel primo caso si prevede il termine massimo di un anno dalla presentazione della domanda completa per completare l’iter riguardante ricostruzioni integrali, rifacimenti, riattivazioni e potenziamenti, sottoposti a valutazione di impatto ambientale. Quest’ultimo riguarderebbe solo l’esame delle variazioni sull’ambiente indotte dal progetto rispetto alla situazione esistente prima del progetto proposto. Nessuna verifica, invece, per le modifiche che non comportano variazioni delle dimensioni fisiche degli apparecchi, della volumetria delle strutture e dell’area destinata ad ospitare gli impianti stessi, né le opere connesse. Il discorso in generale vale anche per l’eolico nel caso di sostituzione del rotore senza considerare la potenza ma anche in caso di modifiche alle pale che non eccedano il 15%.

Per quanto riguarda l’autoconsumo si stabilisce trattarsi di un sistema in cui “uno o più impianti di produzione di energia elettrica di nuova costruzione alimentati da fonti rinnovabili, gestiti da un singolo soggetto, anche diverso dai clienti finali, sono connessi, per il tramite di collegamenti privati senza obbligo di connessione di terzi, agli impianti per il consumo di uno o più clienti finali e sono realizzati all’interno dell’area di proprietà o nella piena disponibilità dei medesimi clienti o dei produttori, in tale ultimo caso purché siano contigue alle aree nella disponibilità dei clienti finali”. I limiti sono in questo caso per l’entrata in esercizio entro il 30 giugno 2021 con un limite di esercizio di 500 MW.

PER LE RINNOVABILI NON IN REGOLA PENE MENO SEVERE

La norma attuale prevede che se il Gse riscontra delle irregolarità in impianti di produzione di energia rinnovabile possono esserci dei tagli dal 20 all’80% con pene ridotte di terzo in caso di denuncia spontanea. Crippa, nella sua proposta, prevede che una riduzione del 50% abbassando i tagli entro un range compreso tra 10 e 50%.. Nel caso di impianti fotovoltaici di potenza superiore a 3 kW, la proposta punta invece ad abbassare i tagli dal 20 al 10%.

NOVITA’ ANCHE PER SCUOLE ED ENTI TERRITORIALI

Copertura delle spese dal Conto termico al 100% per gli interventi di riqualificazione energetica attuati nelle scuole pubbliche e possibilità per i comuni fino a 20 mila residenti di usufruire del servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta, per gli impianti di cui sono proprietari di potenza non superiore a 200 kW. Infine la previsione di potersi servire dell’Agenzia del Demanio per semplificare e accelerare gli iter per il Prepac, il miglioramento della prestazione energetica degli immobili della Pubblica amministrazione centrale.

LE RICARICHE DELLE AUTO ELETTRICHE

La pdl punta a dare risposta anche a un altro problema che si è manifestato in questi anni: l’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche: diventa attività libera, quindi non soggetta ad autorizzazione o Cila, in immobili e aree private anche aperte ad uso pubblico, ma solo a segnalazione a fini statitistici. Se invece si trova su suolo pubblico ma è non occupo più di 100 mq, non comporta la realizzazione di volumetrie superiori a 6 mc e ha altezza superiore a 2 metri, è sottoposta esclusivamente a una richiesta unificata di occupazione e manomissione di suolo pubblico. Sono previsti anche inventivi: non è dovuto il canone di occupazione di suolo pubblico e la tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche per 5 anni.

LE ALTRE NOVITA’

Tra le altre novità della proposta di legge rientrano la possibilità di trasferire al Gse gli impianti rinnovabili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata che dovrà valorizzarli, la indisponibilità a partire dal 2020 di non più del 30% della potenza nominale degli impianti con unità idroelettriche di produzione e pompaggio, anche per tramite di società collegate e controllate direttamente o indirettamente, e la revisione del contratto di prestazione energetica (Epc) a cui si applicano le disposizioni del Codice dei contratti pubblici.

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