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Russia-Ucraina: i gasdotti si sgasano nonostante Gazprom?

Oggi i flussi del gasdotto russo Yamal-Europa si sono fermati, mentre Gazprom promette forniture continue all’Ue 

La guerra tra Russia ed Ucraina, che non sembra trovare tregua nonostante l’avvio dei colloqui, al momento non ferma le forniture di gas.

Secondo quanto dichiarato da Gazprom, infatti, la società continuerà ad inviare gas all’Europa dai gasdotti che attraversano l’Ucraina. Ma proprio oggi, il gasdotto russo Yamal-Europa, sembra essere a secco, con i prezzi che crescono.

GAS CONTINUA A FLUIRE

Partiamo da quanto promette la compagnia russa. Gazprom ha dichiarato che continuerà a spedire gas in Europa attraverso l’Ucraina, in linea con le richieste dei clienti. Richieste in crescita: la domanda è pari a 109,6 milioni di metri cubi nella giornata di oggi, martedì 1 marzo, rispetto ai 105,8 milioni di metri cubi del 28 febbraio.

COSA ACCADE AL GASDOTTO YAMAL-EUROPA

Eppure, promesse a parte, proprio oggi i flussi del gasdotto russo Yamal-Europa si sono fermati, secondo quanto riporta Reuters in base ai dati dell’operatore di rete tedesco Gascade. Il gasdotto sembra essere a secco dopo aver spedito gas in direzione ovest dalla Polonia alla Germania, secondo la sua direzione abituale, durante la notte tra il 28 febbraio ed il primo marzo. Nella giornata di ieri, invece, il gasdotto Yamal stava funzionando in modalità inversa, trasportando gas dalla Germania alla Polonia.

PREZZI IN AUMENTO

Fatti e flussi a parte, i prezzi continuano a salire, spinti anche dalla paura di una escalation. Nelle scorse ore ad Amsterdam il prezzo è salito del 35,72% a 126 euro al Mwh. A Londra si è registrato un aumento del 25,32% a 281,48 penny al Mmbtu.

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