Advertisement Skip to content
Scaccabarozzi

Salute e ambiente, Scaccabarozzi (Farmindustria): imprese del farmaco all’avanguardia anche nel settore green

Nel decennio 2008-2018, l’industria farmaceutica ha abbattuto del 32% le emissioni di gas climalteranti e del 59% i consumi energetici

Salute e ambiente? Legate da un filo indissolubile. E questi anni di pandemia lo hanno reso ancora più evidente agli occhi di tutti. Ma forse pochi sanno che anche il comparto farmaceutico è da tempo alle prese con una riorganizzazione improntata alla sostenibilità e all’attenzione verso l’impatto ambientale dei farmaci. Non è un caso che da tempo le imprese del settore siano indirizzate verso il raggiungimento degli Obiettivi 2030 delle Nazioni Unite e abbiano dato vita già a partire dal 2015 all’Eco-Pharmaco-Stewardship (Eps), il programma europeo di gestione intelligente e sostenibile dell’impatto ambientale del farmaco.

COME LE IMPRESE FARMACEUTICHE CONIUGANO LA LORO ATTIVITA’ CON L’AMBIENTE

Ma come riuscire a coniugare il rispetto dell’ambiente con tutto ciò che attiene alla realizzazione e vendita di farmaci? L’approccio adottato da parte delle imprese del settore riguarda sostanzialmente l’intero ciclo di vita del farmaco attraverso investimenti in tecnologie per la riduzione dell’impatto ambientale. Il settore farmaceutico è sempre più orientato, infatti, alla ricerca dell’efficienza produttiva ma anche alla circolarità nell’ottica di un aumento della competitività non solo economica ma anche legata alla sostenibilità ambientale, oggi vero e proprio asset strategico a livello nazionale ed europeo a cui si guarda con una attenzione crescente anche in virtù degli obiettivi che l’Europa si è data in materia di sostenibilità e decarbonizzazione.

IL PRESIDENTE SCACCABAROZZI: IMPRESE DEL FARMACO ALL’AVANGUARDIA NEL SETTORE GREEN

“Le imprese del farmaco sono all’avanguardia anche nel settore green – ha detto a Energia Oltre il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi -. Basti pensare che pur crescendo costantemente nel decennio 2008-2018, l’industria farmaceutica ha abbattuto lo stesso del 32% le emissioni di gas climalteranti e del 59% i consumi energetici (rispetto a una media manifatturiera rispettivamente di -28% e -17%). Risultati che confermano l’elevata propensione delle aziende a investire in tecnologie per l’efficientamento dei processi produttivi e per la riduzione dell’inquinamento generato”.

DIFFERENZIALE INVESTIMENTI IN PROTEZIONE PER L’AMBIENTE PER ADDETTO È PARI AL 150%

In particolare, il differenziale degli investimenti in protezione per l’ambiente per addetto è pari al 150%, dato che sale al 300% se si considerano gli investimenti in tecnologie destinate alla prevenzione dell’inquinamento – che azzerano o riducono alla fonte l’inquinamento del processo produttivo; nelle attrezzature e negli impianti collegati a questa tipologia di tecnologie, le imprese investono il 47% del totale degli investimenti, una quota più alta rispetto alla media manifatturiera (37%).

SCACCABAROZZI: CON TERAPIE PERSONALIZZATE POSSIBILE EVITARE RICOVERI RIDUCENDO QUANTITÀ RISORSE A PARITÀ DI EFFICACIA

Con il diffondersi delle terapie personalizzate, inoltre, si sta riducendo, a parità di efficacia, la quantità di risorse utilizzate nei percorsi di cura.
“Grazie alla maggiore diffusione di terapie personalizzate ad esempio – precisa Scaccabarozzi – alcuni farmaci, oggi dispensabili anche a domicilio, possono far risparmiare, perché potrebbero evitare il ricovero del paziente in ospedale”.

L’IMPEGNO DEL COMPARTO ALLA GESTIONE SOSTENIBILE DI ACQUA E RIFIUTI

Non è tutto. Rilevante è anche l’impegno volto a una gestione più sostenibile del ciclo dell’acqua (con il contenimento dei prelievi e del consumo, il trattamento e il riutilizzo delle acque di scarico) e dei rifiuti (ad esempio il riciclo, il contenimento e il controllo degli inquinanti, la raccolta differenziata). Secondo un’indagine condotta da Farmindustria nel 2020 su un campione rappresentativo di imprese associate, l’88% delle aziende prevede di ridurre i rifiuti prodotti nei prossimi tre o cinque anni, mentre il 55% è già impegnato nella riduzione o nell’eliminazione dell’uso della plastica in ogni fase del processo produttivo – esempio il packaging proveniente dai fornitori o il packaging secondario per l’immissione sul mercato. Inoltre, la quasi totalità delle aziende è dotata di sistemi di monitoraggio dell’impatto ambientale con indicatori specifici.

ITALIA PRIMO PAESE EUROPEO A DOTARSI DI UN SISTEMA INTEGRATO DI RACCOLTA E SMALTIMENTO DI FARMACI

Infine, a partire dal 1980 il settore, in collaborazione con le farmacie private e pubbliche e le aziende distributrici, ha costituito un sistema centralizzato per il ritiro e lo smaltimento dei medicinali scaduti e rimasti invenduti, facendo dell’Italia il primo paese in Europa a dotarsi di un sistema integrato di ritiro e smaltimento di farmaci.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su