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Dl Infrastrutture

Salva casa: è scontro tra Mit e Regione Sardegna: “Incomprensibile scelta su mini appartamenti”

Per il Mit quello della Sardegna con il Salva casa è un “errore strategico” che crea “disparità di trattamento sul territorio nazionale”

Primi mal di pancia sul recepimento del Dl Salva Casa da parte delle Regioni. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha infatti espresso “forte perplessità in merito alla decisione della Regione Sardegna di non recepire integralmente le disposizioni del Decreto Legge Salva Casa concernenti le misure minime di abitabilità per i monolocali”.

SUL RECEPIMENTO DEL SALVA CASA “ERRORE STRATEGICO CHE RISCHIA DI PENALIZZARE I CITTADINI SARDI E DI CREARE INGIUSTIFICATE DISPARITÀ TERRITORIALI”

Tale scelta, ha proseguito il dicastero guidato da Matteo Salvini affidando a una nota la puntualizzazione, “manifestata nell’esclusione di tale norma dal Disegno di Legge regionale per il riordino dell’edilizia e dell’urbanistica, appare un errore strategico che rischia di penalizzare i cittadini sardi e di creare ingiustificate disparità territoriali”.

IL VIA LIBERA AL SALVA CASA SARDO QUESTA SETTIMANA IN COMMISSIONE URBANISTICA

Il via libera da parte della Regione Sardegna è arrivato martedì scorso in Commissione urbanistica che ha approvato la bozza del Disegno di Legge per il riordino e il coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale, in attesa del parere del Consiglio delle Autonomie locali. Il testo, frutto di un ampio percorso di ascolto e confronto con i portatori di interesse e, in via preliminare, con gli esponenti della maggioranza, era stato oggetto di discussione anche con le forze di minoranza. Che ha portato, per dirla con le parole dell’assessore all’Urbanistica Francesco Spanedda “un recepimento ragionato delle disposizioni nazionali in materia edilizia” con la valorizzazione delle “specificità del nostro territorio e nel pieno rispetto del rango legislativo primario riconosciuto alla Regione Sardegna in materia urbanistica”.

COSA PREVEDE L’IMPIANTO NORMATIVO RECEPITO DALLA SARDEGNA

Il nuovo impianto normativo recepito dalla Sardegna prevede la possibilità di regolarizzare con maggiore facilità le piccole difformità, aprendo così l’accesso ai bonus edilizi e favorendo la compravendita degli immobili, con una significativa riduzione dei rischi giuridici. In particolare, il provvedimento mantiene inalterate le misure minime di abitabilità per i monolocali. Non sono previsti né l’abbassamento della superficie minima degli alloggi da 28 a 20 mq, né la regolarizzazione automatica dei locali con altezza inferiore a 2,70 metri. Restano invece in vigore le tolleranze più ampie per gli immobili già costruiti, in conformità con le disposizioni previste dalla normativa nazionale.

IL MIT: NORMA SU MINI APPARTAMENTI FORNISCE RISPOSTA PRAGMATICA A FABBISOGNO ALLOGGI

Da qui la nota del Ministero di via Nomentana che sottolinea come “la norma nazionale non intenda promuovere ‘loculi’ abitativi, ma fornire una risposta pragmatica e necessaria alla crescente domanda di alloggi flessibili e accessibili, soprattutto nei contesti urbani dove i costi immobiliari sono elevati, garantendo in ogni caso il rispetto delle stringenti condizioni previste dal legislatore nazionale a garanzia della sicurezza, dell’igiene e della salubrità degli edifici interessati”.

Secondo il dicastero si tratta, in sostanza, “di una misura pensata per giovani lavoratori, studenti e single, che consente di valorizzare il patrimonio edilizio esistente, limitando il consumo di nuovo suolo”. E in questa prospettiva, “la mancata apertura a un’offerta abitativa più diversificata e accessibile in Sardegna rischia di accentuare le disparità territoriali e di penalizzare i cittadini sardi, isolando la regione da un processo di flessibilizzazione degli standard dimensionali ormai riconosciuto come necessario a livello nazionale”.

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