Scania prevede che entro il 2025 i veicoli elettrici costituiranno il 10% dei suoi volumi di vendite in Europa
Scania, azienda svedese che produce veicoli industriali e autobus, ha detto di voler essere leader nella transizione verso un sistema di trasporti più sostenibile. I veicoli elettrici a batteria – così li definisce l’azienda – “saranno lo strumento principale per guidare questo cambiamento e per rendere possibili soluzioni di trasporto decarbonizzato”.
RAPIDO AVANZAMENTO DELLE TECNOLOGIE PER LE BATTERIE
“Il rapido sviluppo di soluzioni elettriche per i veicoli pesanti”, prosegue Scania, “include il rapido avanzamento delle tecnologie per le batterie per quanto riguardo lo stoccaggio energetico per chilo. I tempi di ricarica, i cicli di carica e l’economicità per chilo stanno migliorando rapidamente”.
“Questo significa che tali soluzioni diventeranno più convenienti”. E dunque, conclude l’azienda, “supereranno gradualmente le soluzioni di Scania […] a combustibili fossili e a biocarburanti nella maggior parte delle applicazioni di trasporto”.
PIÙ CONVENIENZA PER IL CLIENTE
Alexander Vlaskamp, a capo della divisione Vendite e marketing di Scania, ha parlato dei veicoli elettrici a batteria come di mezzi più convenienti per il cliente, perché richiederebbero “meno manutenzione rispetto a quelli convenzionali, il che significa tempi di funzionamento maggiori e migliori costi per chilometro o per ora di attività”.
COSA FA SCANIA SU BUS E CAMION
Vlaskamp riconosce che il “tempismo” di Scania nel settore dei bus a batteria – un segmento dell’industria dei trasporti in cui l’elettrificazione è iniziata prima – non è stato ottimale, ma afferma che l’azienda starebbe “accelerando”, oltre che sfruttando l’esperienza e il know-how raccolti per espandersi nel mercato dei camion elettrici.
Scania ha già lanciato, lo scorso settembre, un camion completamente elettrico, dotato di cinque o nove batterie, per un massimo di 300 kilowattora e 250 chilometri di autonomia. Nel 2018 aveva già presentato un veicolo ibrido plug-in.
Entro pochi anni ha intenzione di offrire anche camion elettrici a lunga percorrenza, in grado di trasportare fino a 40 tonnellate per quattro ore e mezzo e capaci di ricaricarsi rapidamente, in quarantacinque minuti.
Scania si aspetta che entro il 2025 i veicoli elettrici costituiranno il 10 per cento circa dei suoi volumi totali di vendite in Europa, per arrivare al 50 per cento entro il 2030.
I PROBLEMI DELL’IDROGENO
Scania ha anche investito in tecnologie per l’idrogeno. Afferma però che “in futuro” l’utilizzo dell’idrogeno nei veicoli pesanti “sarà limitato”, visto che è necessario il triplo dell’elettricità rinnovabile per alimentare un camion ad idrogeno rispetto ad uno elettrico: la quantità di energia generata dall’idrogeno è infatti inferiore a quella che viene utilizzata per produrlo.
Rispetto a quelli a batteria, i veicoli a idrogeno hanno inoltre prezzi di manutenzione più alti perché i loro sistemi – ad esempio quelli di raffreddamento e di sicurezza – sono più complessi (e costosi).
Scania riconosce comunque le potenzialità dell’idrogeno come vettore e come soluzione “pulita” – se prodotto da fonti rinnovabili – per la decarbonizzazione di alcuni processi industriali e per lo stoccaggio di energia.