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Shell BP

Shell gela l’acquisizione di BP: “Nessuna offerta in vista”. Ma la partita è ancora aperta?

Bp è alla ricerca di un nuovo presidente del consiglio di amministrazione, dopo l’annuncio delle dimissioni di Helge Lund. La sua figura, sostenitrice della strategia net zero, era finita nel mirino di Elliot, uno dei maggiori azionisti di BP.

Colpo di scena: Shell smentisce categoricamente le voci di una possibile acquisizione di BP, raffreddando le speculazioni che avevano infiammato i mercati. La notizia, diffusa inizialmente dal Wall Street Journal, aveva fatto impennare il titolo BP fino al 10%, alimentando l’idea di una fusione tra due colossi petroliferi britannici.

LA NOTA DI SHELL

“In risposta alle recenti speculazioni mediatiche, Shell desidera chiarire di non aver preso in considerazione attivamente la possibilità di presentare un’offerta per BP”, ha dichiarato l’azienda, gettando acqua sul fuoco e, di fatto, vincolandosi al rigido Codice delle Acquisizioni del Regno Unito per i prossimi sei mesi.

BP PREDA PER AVER SOTTOPERFORMATO NEGLI ULTIMI ANNI

Dietro le voci di acquisizione, un periodo di sottoperformance di BP, in parte legato alla strategia di zero emissioni nette voluta dall’ex CEO Bernard Looney, e le crescenti pressioni dell’azionista attivista Elliot Investment Management. La strategia “green” di BP sembra averla resa più vulnerabile e appetibile per eventuali scalate.

DA SHELL UN PASSO STRATEGICO?

Bloomberg aveva riportato che Shell stava valutando i pro e i contro di un’acquisizione, ma attendeva ulteriori ribassi del titolo BP e del prezzo del petrolio. Anche la compagnia petrolifera di Abu Dhabi avrebbe sondato il terreno per acquisire alcuni asset chiave di BP in caso di smembramento.

La dichiarazione di Shell, pur smorzando le speculazioni immediate, non esclude definitivamente un’offerta futura. Le normative britanniche prevedono, infatti, alcune eccezioni che potrebbero sbloccare la situazione: l’arrivo di un altro acquirente per BP, un cambiamento sostanziale delle circostanze, o una richiesta di apertura da parte di BP stessa.

FUTURO INCERTO PER BP: CAMBIO AL VERTICE IN ARRIVO

E i grandi cambiamenti in BP sono destinati a continuare. La compagnia è alla ricerca di un nuovo presidente del consiglio di amministrazione, dopo l’annuncio delle dimissioni di Helge Lund. La sua figura, sostenitrice della strategia net zero, era finita nel mirino di Elliot, uno dei maggiori azionisti di BP.

Insomma, Shell nega, per ora, l’interesse per BP. Ma il futuro del gigante britannico rimane incerto, con un management da rinnovare, una strategia “green” da rivedere e la pressione costante degli azionisti. La partita, insomma, è tutt’altro che chiusa.

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