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Tap

Con Tap più sicurezza energetica. Gli studi Safe

Secondo l’organizzazione indipendente “la diversificazione dell’approvvigionamento gas, strategicamente importante, è realizzabile attraverso la costruzione di nuovi gasdotti”

Il gasdotto Trans Adriatico (Tap) aumenterà “il tasso di sicurezza energetica del nostro paese: aumenta le fonti di approvvigionamento, contribuisce alla realizzazione di una rotta del gas anche nella parte meridionale dell’Europa, porta nuovo gas in Italia aumentando la concorrenza e contribuendo alla riduzione del costo della materia prima per famiglie e imprese”. È quanto si legge sul sito web del consorzio che gestisce i lavori di costruzione del gasdotto e che riporta i dati degli studi condotti dall’organizzazione indipendente SAFE.

IL MONITORAGGIO DI SAFE SUL LAVORO DI TAP

SAFE è un’organizzazione indipendente che opera da quindici anni nello studio e nella fornitura di servizi per chi opera nel campo dell’energia e dell’ambiente. In questi anni SAFE ha monitorato il lavoro di Tap e lo ha analizzato in due documenti – Tecnologie per la sicurezza e la tutela ambientale nei gasdotti e Responsabilità Sociale d’Impresa: l’approccio TAP – nel quale si evidenzia come “i consumi di gas naturale crescenti e la produzione europea in diminuzione possono essere compensati da una maggiore disponibilità in import” e come la “diversificazione dell’approvvigionamento gas, strategicamente importante, è realizzabile attraverso la costruzione di nuovi gasdotti”. Inoltre la “bassa frequenza di incidenti testimonia la sicurezza operativa dei gasdotti in esercizio” mentre “l’esistenza di tecnologie che garantiscono un alto livello di tutela della sicurezza e della salvaguardia ambientale, fornisce un supporto fondamentale”. In particolare la tecnologia del microtunneling – quella usata appunto da Tap – “risulta essere quella più versatile, consolidata e sostenibile a livello internazionale”.

TAP STA UTILIZZANDO LE PIÙ MODERNE TECNOLOGIE DI SCAVO

Nella nota si riconosce che “il sistema nazionale è alimentato prevalentemente (per oltre il 90%) con gas prodotto in Paesi stranieri, importato per mezzo di gasdotti o trasportato via mare in forma liquefatta (GNL)”. E TAP “interviene” proprio “in questo scenario”. Al contempo, prosegue la nota, il Consorzio “è perfettamente consapevole del fatto che nessun elemento di sicurezza energetica di un’intera nazione potrebbe essere barattato con una riduzione della sicurezza garantita alla comunità che ospita il gasdotto durante le fasi sia di costruzione e sia di operatività dell’opera, a partire dal 2020. Per questo TAP sta utilizzando le più moderne tecnologie di scavo: grazie alla tecnica del microtunneling sarà possibile operare in modo invisibile e senza alcuna interferenza con le attività umane e nel pieno rispetto dell’ecosistema terrestre e marino”.

L’IMPEGNO IN PROGETTI DI RESPONSABILITÀ SOCIALEmelendugno tap

“In parallelo TAP – prosegue il testo – è da anni impegnata in progetti di responsabilità sociale: conosciamo il territorio che ci ospita, le proprie vocazioni e le proprie esigenze e per questo abbiamo sostenuto con energia le associazioni del territorio e le giovani eccellenze che vogliono distinguersi nel campo del turismo e della ristorazione”.

A MELENDUGNO COMINCIATE LE OPERAZIONI PER CALARE LA TALPA MECCANICA

Intanto, nel cantiere di Melendugno, sono cominciate le operazioni che consentiranno di calare nel pozzo di spinta parte della talpa meccanica che scaverà il tunnel per ospitare il terminale del gasdotto che si connetterà poi al tubo proveniente dall’Adriatico.

LA QUINTA RIUNIONE DEL CONSIGLIO CONSULTIVO DEL CORRIDOIO MERIDIONALE DEL GAS IL PROSSIMO 20 FEBBRAIO A BAKU

È stata fissata in queste ore anche la data della quinta riunione del consiglio consultivo del Corridoio meridionale del gas di cui, appunto, fa parte TAP. La Trans Adriatic Pipeline è infatti l’ultimo tratto del Corridoio meridionale del gas che trasporterà le forniture del giacimento azerbaigiano di Shah Deniz in Europa. Il Tap si collegherà al Tanap al confine turco-greco e attraverso Grecia, Albania e il Mare Adriatico per arrivare sulle coste pugliesi. La riunione, secondo quanto riferito dal ministero dell’Energia dell’Azerbaigian, è stata calendarizzata per il prossimo 20 febbraio a Baku e vi parteciperanno i rappresentanti dei paesi e delle società’ coinvolte nel progetto “oltre a un certo numero di organizzazioni internazionali”. Il primo vertice del Consiglio consultivo si svolse il 12 febbraio del 2015 mentre l’ultimo summit si è tenuto il 15 febbraio 2018.

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