Advertisement vai al contenuto principale
Siemens

Siemens scorpora la divisione “gas and power”

Sarà autonoma e in grado di competere sul mercato come un player puro di settore da settembre 2020

Joe Kaeser, amministratore delegato di Siemens ha deciso: per rimettere in carreggiata il colosso tedesco ed evitare il destino di General Electric (GE) occorre scorporare il divisione gas and power dal resto del conglomerato. Lo rivela il Financial Times

LO SCORPORO DELLA DIVISIONE GAS AND POWER È IL PRIMO PASSO

siemensCome anticipato, il numero uno di Siemens sta cercando di “sfuggire” dal destino della rivale statunitense GE, e lo si coglie anche dalle parole pronunciate da Kaesar ai media: “Qualche concorrente ha recentemente sperimentato cosa succede quando si esauriscono tutte le opzioni”. Negli ultimi anni GE ha infatti “spodestato due amministratori delegati, tagliato due volte i dividendi ed effettuato svalutazioni per 23 miliardi di dollari, aumentando lo scetticismo degli investitori sui benefici del modello conglomerale”, si legge su Ft.

IL PIANO DI KAESER

Lo spin-off della divisione gas and power fa parte di un piano avviato da Kaeser, che ha detto di volere che le varie parti di Siemens operino come una “flotta di navi” piuttosto che come una “sgraziata” petroliera. Il piano è quello di scorporare l’unità gas and power, che avrebbe 80.000 dipendenti e 30 miliardi di euro di entrate, prima di “galleggiare da sola” da settembre 2020. Siemens naturalmente rimarrebbe un “forte azionista di riferimento”.

UN PLAYER PURO NEL SETTORE DELL’ENERGIA

Kaeser ha detto che lo spin-off creerà “un potente player puro nel settore dell’energia e dell’elettricità con una struttura unica e integrata – un’impresa che abbraccia l’intero ambito del mercato dell’energia come nessun’altra azienda”. L’unità gas and power acquisirà anche la partecipazione di maggioranza del 59% di Siemens Gamesa, consentendo alla divisione di “soddisfare pienamente la domanda dei clienti” con una vasta gamma di offerte. Siemens ha dichiarato di voler raggiungere 2,3 miliardi di euro in guadagni di efficienza strutturale, aggiungendo che i posti di lavoro dovrebbero aumentare di 10.000 unità man mano che il business si sposterà verso i “settori orientati al futuro”. Il presidente Jim Snabe ha definito la mossa “necessaria e coraggiosa”.

(L’articolo integrale su Start Magazine)

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su