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Aramco

Snam, chi gioisce e chi no per l’operazione Saudi Aramco

Saudi Aramco studia la vendita di una quota di minoranza dei gasdotti. I numeri del dossier. I fondi e le aziende che potrebbero essere interessate (fra cui Snam). E un report degli analisti di Intesa Sanpaolo che fa discutere

Si scalda un’operazione in cantiere nel gruppo Saudi Aramco che interessa anche l’italiana Snam.

Saudi Aramco potrebbe mettere in vendita la rete dei suoi gasdotti, secondo Reuters. La compagnia saudita metterebbe sul mercato una significativa quota di minoranza, con l’intento di raccogliere almeno 17 miliardi di dollari, dicono fonti finanziarie ben informate sul dossier.

LA RETE DI SAUDI ARAMCO

La rete del gas di Saudi Aramco nel paese è tra le più grandi al mondo, per questo secondo alcuni analisti le dimensioni totali dell’affare potrebbe arrivare a toccare i 20 miliardi di dollari, una cifra più alta dei 12,4 miliardi di dollari raccolti grazie all’operazione sugli oleodotti.

FONDI E IMPRESE INTERESSATE

Tra i fondi che sono stati interpellati in questa operazione ci sono alcuni fondi infrastrutturali e di private equity della Cina, della Corea del Sud e del Nord America.  Fra le imprese che potrebbero entrare nell’operazione c’è anche il gruppo di imprese che ha partecipato al consorzio per l’acquisto della rete del gas Abu Dhabi National Oil Co’s, vale a dire il fondo sovrano di Singapore, GIC, Brookfield Asset Management, Ontario Teachers’ Pension Plan, NH Investment & Securities e l’italiana Snam che in quel consorzio figurava come unico operatore industriale.

IL DOSSIER SAUDI ARAMCO PER SNAM

Per Snam – nel caso il dossier andasse in porto – sarebbe un’altra importante operazioni di natura internazionale dopo le due del 2020, la prima partecipando ad un consorzio per le rete del gas degli Emirati Arabi Uniti (si tratta del 49% della rete) e la gestione del rigassificatore di Kuwait City, manutenzione e servizi che gestisce attraverso la sua partecipata, la greca Desfa.

PERCHE’ INTESA SANPAOLO SBUFFA PER L’OPERAZIONE SNAM?

Eppure gli analisti di Intesa Sanpaolo non gradiscono lo scenario. Infatti – come ha evidenziato Mf/Milano Finanza – gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno deciso di abbassare il rating di Snam da add (incrementare) a hold (mantenere), con un target price confermato a 5,4 euro, dopo che, secondo Reuters, Aramco ha contattato potenziali offerenti, fra i quali Snam, in vista della vendita di una significativa quota di minoranza dei suoi gasdotti, che inizierà nelle prossime settimane. “Un potenziale interesse e investimento di Snam in parte di queste infrastrutture rientrerebbe nella strategia della società”, commentano gli analisti del primo gruppo bancario italiano.

COME VANNO I CONTI DI SAUDI ARAMCO

Vanno a gonfie vele, nel frattempo, i conti di Saudi Aramco: nel secondo trimestre del 2021 la compagnia petrolifera statale saudita Saudi Aramco – la più grande al mondo – ha riportato un utile netto di 95,47 miliardi di riyal, pari a circa 25,5 miliardi di dollari. È molto più di quanto la società aveva registrato nello stesso periodo dell’anno scorso (24,6 miliardi di riyal, a causa dell’impatto della pandemia), e anche più di quanto stimato dagli analisti (23,2 miliardi di dollari). Aramco ha spiegato che il buon risultato del trimestre aprile-giugno 2021 è dovuto alla ripresa dell’attività economica, all’allentamento delle restrizioni alla mobilità introdotte per limitare i contagi da coronavirus, alle campagne vaccinali e ai piani di ripresa. C’entrano anche gli alti prezzi del petrolio e l’aumento della domanda di questo combustibile.

(articolo tratto da Start Magazine)

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