Sicurezza, economia circolare e formazione al centro del report annuale. Energia 100% rinnovabile e criteri ESG per i fornitori: ecco le strategie della società di Stato.
Un recupero dei materiali superiore al 95% e l’adozione integrale di energia verde. Sono questi i pilastri del Bilancio di Sostenibilità 2024 del Gruppo Sogin, reso pubblico oggi sui portali ufficiali dell’azienda e della controllata Nucleco. Il documento, che certifica l’impegno della società statale responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani, delinea una strategia industriale sempre più orientata all’economia circolare e alla valorizzazione del capitale umano, in un momento storico in cui il dibattito sul nucleare è tornato prepotentemente d’attualità.
ECONOMIA CIRCOLARE: OBIETTIVO “RIFIUTI ZERO”
Il cuore operativo del 2024 è stato il consolidamento delle pratiche di economia circolare applicate al decommissioning. Sogin ha implementato una serie di azioni mirate per massimizzare il riutilizzo delle risorse: dal recupero degli edifici esistenti alla drastica riduzione dei rifiuti prodotti. La sfida più ambiziosa riguarda lo smantellamento vero e proprio: l’obiettivo dichiarato è recuperare oltre il 95% dei materiali di risulta, con un focus specifico su ferro e calcestruzzo. Una strategia che punta non solo alla sostenibilità ambientale, ma anche all’efficienza economica dei processi di disattivazione.
TRANSIZIONE ENERGETICA E CRITERI ESG NEGLI APPALTI
Sul fronte della gestione aziendale, il Gruppo ha impresso un’accelerazione decisa verso la decarbonizzazione. Nel corso dell’anno, l’impronta di carbonio è stata ridotta grazie alla scelta strategica di approvvigionarsi esclusivamente con energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili certificate. L’attenzione ai parametri ambientali, sociali e di governance (ESG) si estende anche alla catena di fornitura: Sogin ha infatti introdotto criteri di valutazione specifici basati sulla sostenibilità negli iter di gara e nei processi di qualifica dei propri partner industriali.
LE COMPETENZE COME ASSET STRATEGICO
Il capitale umano resta il motore delle attività del Gruppo. Con oltre mille dipendenti, Sogin si conferma un presidio di alta specializzazione tecnica per l’industria nazionale. I risultati ottenuti nel 2024 sono frutto di un know-how che l’azienda coltiva e aggiorna costantemente attraverso la Radwaste Management School (RaMS). La scuola di formazione interna gioca un ruolo chiave non solo nella crescita professionale dei dipendenti, ma anche nel trasferimento di competenze specialistiche a beneficio dell’intero comparto nucleare e industriale italiano.
TRASPARENZA E OBIETTIVI ONU
Redatto secondo i più rigorosi standard internazionali, il Bilancio di Sostenibilità (pubblicato ininterrottamente dal 2006) funge da strumento di rendicontazione trasparente verso tutti gli stakeholder. Il documento evidenzia il contributo concreto del Gruppo al raggiungimento di undici dei diciassette Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, ribadendo la volontà di Sogin di promuovere un approccio scientifico e informato alle complesse tematiche della gestione nucleare e ambientale.


