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Solare

Solare, come Pechino brucia gli incentivi

Dal 2021, il mercato solare cinese dovrà sopravvivere senza incentivi

La Cina è pronta a dire addio agli incentivi al solare. A partire dal 2021, il mercato solare nazionale dovrà fare a meno dei generosi sussidi governativi, come si legge nella nel Piano di lavoro per la realizzazione di progetti non incentivati (Grid-Parity) di eolico e fotovoltaico della National Energy Administration (NEA).

Secondo i programmi, Pechino fornirà priorità d’accesso alla rete ai progetti fotovoltaici senza sussidi, in costruzione dal 2019 e già da questo aprile dovrebbe essere presentato il primo round di progetti senza incentivi.

“I progetti che richiedono incentivi statali verranno sospesi vale a dire nessuna provincia o regione potrà indire gare d’appalto per l’accesso al feed-in-tariff fino a quando il primo lotto di impianti a parità di rete non sarà determinato dalle autorità nazionali”, ha spiegato l’Asia Europe Clean Energy (Solar) Advisory Co. Ltd (AECEA).

Tutti i progetti già incentivati e già approvati ma ancora non collegati alla rete avranno la possibilità di essere convertiti in progetti non sovvenzionati e scalare così la classifica della priorità.

“Entro la fine di giugno 2019, le autorità intendono finalizzare una sorta di modello o testo standardizzato da utilizzare per la definizione di contratti di acquisto e vendita di tariffe fisse tra le parti interessate”, ha aggiunto l’AECEA.

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