Le startup che producono auto elettriche vivono un momento difficile. Dopo Fisker finisce sotto la lente d’ingrandimento anche Lucid. Rischia di fare la stessa fine?
Il 2024 sarà un anno difficile per le startup che producono auto elettriche e Lucid è l’osservato speciale. La startup americana ha vissuto mesi difficili e gli investitori si chiedono se farà la fine di Fisker, espulsa dalla Borsa e a rischio fallimento.
LUCID IN CRISI
I problemi nella catena di fornitura hanno provocato interruzioni della produzione. Come se non bastasse, una volta risolti, la domanda globale di auto elettriche ha rallentato. Per questa ragione, negli ultimi mesi l’azienda ha tagliato i prezzi del suo unico veicolo e rivisto al ribasso le previsioni di produzione diverse volte. Attualmente la startup prevede che nel 2024 realizzerà 9.000 unità, solo 500 in più rispetto al 2023.
Inoltre, la perdita netta del quarto trimestre 2023 di Lucid è arrivata a 654 milioni di dollari, in aumento rispetto ai 474 milioni dell’anno precedente.
PERCHÉ 1 MILIARDO $ NON BASTA
Il recente acquisto di un 1 miliardo di dollari in azioni da parte di una realtà collegata al Fondo d’Investimento Pubblico dell’Arabia Saudita offre una boccata d’aria alle casse di Lucid. Tuttavia, da solo basterà ad aiutare la startup ad uscire dalla crisi.
C’è un altro elemento che avrà un peso determinante sul futuro della società e sulla possibilità di raggiungere gli obiettivi a lungo termine: il successo del nuovo Suv Gravity. Tuttavia, progettare, sviluppare e commercializzare il mezzo richiede molti più fondi. Inoltre, l’azienda ha anticipato che il modello partirà da 80.000 dollari, un prezzo abbastanza alto che rischia di scoraggiare i consumatori. Non a caso, la maggior parte delle aziende che producono auto elettriche stanno cercando di abbassare i prezzi intorno a 30.000 dollari.
Dal 2026 la startup prevede di entrare nel mercato di lusso mainstream, con modelli meno costosi ($50,000), attualmente dominato dalla Tesla Y. Una prospettiva che potrebbe convincere gli investitori a scommettere ancora su Lucid. Guardando al presente, secondo gli analisti Lucid possiede la liquidità necessaria per sopravvivere almeno un anno, prima di trovarsi nella stessa situazione di Fisker.
LUCID NON SARÁ IL NUOVO FISKER
La situazione di Lucid sembra meno critica rispetto a quella di Fisker. Il 18 marzo la startup ha annunciato una pausa della produzione di sei settimane. Stop che ha aggravato ancora di più le già magre casse della società, che potevano contare solo su 121 milioni di dollari. Uno dei problemi che ha afflitto l’azienda in questi mesi è il mancato tracciamento di milioni di dollari versati dai clienti, che ha costretto a un’indagine durata alcuni mesi.
La startup ha avviato trattative con una grande casa automobilistica, si vocifera Nissan, ma non hanno portato a un accordo. La società contava in un afflusso di capitale, ma le speranze non si sono concretizzate e le azioni hanno visto un crollo del 28%. Infine, la Borsa di New York ha annunciato l’intenzione di rimuovere Fisker dalla Borsa.