L’ingresso del colosso statale cinese in Leapmotor apre nuovi scenari industriali e diplomatici. Cosa farà Stellantis?
Il colosso statale cinese Faw Group guarda con decisione a Leapmotor, la start-up cinese partner strategico di Stellantis. Secondo indiscrezioni riportate da Cailian Press e rilanciate da MF-Milano Finanza, il gruppo fondato negli anni ’50 e oggi pilastro delle cosiddette “cinque sorelle” dell’auto cinese, sarebbe pronto a rilevare circa il 10% del capitale della giovane società, con l’obiettivo non solo di investire, ma anche di creare un’alleanza industriale di lungo periodo. Un’operazione che preoccupa Stellantis e Donald Trump. Ecco perché.
PERCHE’ STELLANTIS E’ PREOCCUPATA PER FAW
John Elkann osserva con attenzione le mosse di Leapmotor, di cui Stellantis detiene poco meno del 21%. Per l’erede della dinastia Agnelli, la posta in gioco non è solo tecnologica, ma anche politica. Infatti, l’ingresso di un colosso statale di Pechino nel capitale di una società legata al gruppo italo-francese rischia di complicare la fitta trama diplomatica con Washington. Il nuovo inquilino della Casa Bianca, storicamente diffidente verso i legami industriali tra aziende occidentali e gruppi cinesi, potrebbe interpretare l’operazione come un segnale di eccessiva dipendenza dall’ecosistema tecnologico della Repubblica Popolare, prendendo provvedimenti imprevedibili.
LA BUONA NOTIZIA PER STELLANTIS
Il risvolto positivo è che l’ingresso di Faw rafforza la credibilità industriale del progetto di Leapmotor, garantendo nuove sinergie e la possibilità di accelerare la distribuzione globale dei modelli elettrici. Leapmotor, con la sua tecnologia agile e i primi successi commerciali in Europa (dalla citycar T03 al Suv C10 ibrido plug-in), rappresenta l’anello che potrebbe legare ancora più strettamente Pechino al cuore industriale europeo.
COSA FARA’ STELLANTIS?
Stellantis non avrebbe ancora deciso come rispondere a Faw. Elkann e il neoamministratore delegato Antonio Filosa stanno guidando riunioni serrate per definire la linea, secondo quanto riporta Lo Spiffero. Le opzioni sul tavolo sono due: apertura rapida verso l’alleanza con Faw o prudenza, per non esporre il gruppo a squilibri politici e industriali?
I NUMERI DI LEAPMOTOR
Leapmotor ha appena archiviato un semestre da record. Il produttore cinese ha portato a casa 24,25 miliardi di yuan (3,37 miliardi di dollari) di ricavi tra gennaio e giugno 2025, in crescita del 174% anno su anno. Inoltre, per la prima volta ha fatto registrare un utile operativo di 30 milioni di yuan, circa 4,2 milioni di dollari. La marginalità lorda è schizzata al 14,1% (contro l’1,1% del 2024), segno della capacità di competere su un mercato EV dominato da colossi come BYD e Tesla.
A marzo la start-up aveva firmato un memorandum d’intesa con Faw, incentrato su due direttrici: sviluppo congiunto di veicoli elettrici di nuova generazione e integrazione industriale lungo la catena della componentistica. A conferma della concretezza del progetto, solo poche settimane dopo Leapmotor ha vinto la gara per la co-progettazione della Hongqi G117, il nuovo modello premium del marchio di punta di Faw, atteso sul mercato internazionale nel 2026.