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Gnl

Stoccaggi record per il gas in Europa ma l’inverno fa paura

Nonostante le riserve di gas al massimo, l’Ue continua a importare gas a livelli altissimi, segno che non c’è sicurezza sul periodo invernale
Lo stoccaggio di gas in Europa è quasi pieno, gli ultimi dati aggiornati a ieri mostrano un riempimento del 99,56% (l’Italia è a 99,05%). La domanda rimane però se un tale livello possa essere sufficiente per garantire il fabbisogno invernale unita alle necessità di import di Gnl e a strategie di stoccaggio aggiuntive come l’utilizzo delle strutture ucraine di cui si parla da tempo.

CONTRATTI DI LUNGO TERMINE PER IL GNL UE

All’inizio di questa settimana è uscita, ad esempio, la notizia che Chevron sta negoziando forniture di Gnl per l’Unione Europea, con contratti della durata di 15 anni. Mentre qualche settimana addietro sono stati firmati tre accordi da 27 anni con il Qatar, il maggior esportatore di gas liquefatto al mondo. Dopo i francesi di TotalEnergies e Shell (per 3,5 milioni di tonnellate l’anno) anche Eni ha siglato un’intesa simile per durata e quantità

TRE NUOVI TERMINAL GNL PER LA GERMANIA, DUE PER L’ITALIA

La Germania ha installato tre terminali galleggianti per l’importazione di Gnl nell’ultimo anno e sta lavorando ad altri tre. L’Italia ha messo in funzione da poche settimane il rigassificatore di Piombino ed al lavoro per varare il prossimo anno, quello di Ravenna. I due nuovi impianti che complessivamente hanno una capacità di rigassificazione di circa 10 miliardi di metri cubi l’anno, si aggiungeranno quindi ai tre già attivi di Panigaglia, di Livorno e di Rovigo

TRENTA NAVI METANIERE IN ARRIVO ENTRO FINE MESE IN UE

Ma nonostante ciò, l’Ue non sembra affatto essere pronta per l’inverno. Né tantomeno per la transizione energetica. Se da un lato i paesi europei hanno mostrato interesse per cominciare a stoccare combustibile nei magazzini ucraina, dall’altro, riferisce Reutes, ci sono circa 30 navi metaniere in viaggio verso i porti europei che dovrebbero arrivare entro la fine del mese. Tra queste ci sono tre navi russe che trasportano gas liquefatto, nonostante le dichiarazioni dell’Ue di aver rinunciato agli idrocarburi russi. gas

In sostanza, gli sforzi dell’Unione Europea per ridurre la dipendenza dei suoi membri dagli idrocarburi sembrano dover ancora iniziare a dare i loro frutti.

LE RISERVE ITALIANE A 17 MLD DI MC

D’altronde anche una capacità di stoccaggio piena al 100% non garantirebbe l’approvvigionamento per l’inverno, visto che nessuno possiede riserve in grado di soddisfare l’intera domanda di un paese anche se per poco tempo. L’Italia, ad esempio, con Snam, attraverso la controllata Stogit, gestisce 9 impianti: Brugherio, Bordolano, Cortemaggiore, Fiume Treste, Minerbio, Ripalta, Sabbioncello, Sergnano e Settala.

La capacità massima complessiva dei giacimenti Stogit è di circa 17 miliardi di mc, comprensiva della riserva strategica, che in Italia è di 4,5 miliardi di mc su circa 70 miliardi di mc annuali, bastando quindi al massimo per quattro mesi.

AUTHORITY ELETTRICA TEDESCA HA CHIESTO DI LIMITARE I CONSUMI

La limitata capacità di stoccaggio e la mancanza di produzione a livello Ue (se si esclude la Norvegia che garantisce quasi 70 mld di mc l’anno all’Europa, l’Italia ne produce poco più di 3) è anche il motivo per cui, nonostante le rassicurazioni sulla disponibilità di gas sufficiente per l’inverno, l’autorità tedesca di regolamentazione del mercato dell’energia elettrica (BnetzA) ha recentemente dichiarato che i consumi devono essere limitati per garantire un approvvigionamento adeguato durante l’inverno.

IEEFA: TROPPA CAPACITA’ UE IN CANTIERE

Allo stesso tempo, l’Unione europea potrebbe essere stata troppo esigente rispetto alle sue stesse ambizioni. In un recente rapporto, l’Istituto per l’Economia dell’Energia e l’Analisi Finanziaria (IEEFA) ha affermato che l’Ue sta costruendo una capacità di importazione di GNL eccessiva.

In un recente report, l’IEEFA ha citato l’aggiunta di nuove capacità di importazione di Gnl per 36,5 miliardi di metri cubi dall’inizio del 2022, aggiungendo che il consumo di gas liquefatto nella regione ha aggiunto solo 4,8 miliardi di metri cubi dall’inizio del 2023, dopo l’impennata di 46,2 miliardi di metri cubi dello scorso anno.

L’Istituto ha inoltre affermato che la capacità di importazione continuerà ad espandersi fino a raggiungere i 406 miliardi di metri cubi nel 2030, ma la domanda di gas nello stesso periodo dovrebbe scendere a 400 miliardi di metri cubi. Molto dipenderà anche dai prezzi visto che il maggior costo associato al Gnl potrebbe porre un limite naturale alla domanda in Europa. Purtroppo, questi prezzi limiterebbero anche la crescita economica, la cui dipendenza da un’energia affidabile e conveniente è stata dimenticata dall’Europa negli ultimi due anni.

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