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Ue Russia

Ue, il prezzo del gas scende ancora ma Lagarde avverte: i tagli delle forniture russe peseranno ancora

La strategia energetica europea entra nella fase della messa in atto degli impegni al Consiglio Ue. “Agire in comune”, chiede Tajani

Si chiude una settimana poco impegnata per le istituzioni europee anche sul fronte dell’energia. Vanno in archivio pochi aggiornamenti e incontri tra i vertici, su tutti quello tra la nuova premier italiana Giorgia Meloni e i tre presidenti dell’Ue Metsola, von der Leyen e Michel.

Sul fronte della crisi dei prezzi e delle forniture, intanto, il riempimento degli stoccaggi comunitari (ormai sopra il 95% di media) e le ancora elevate temperature hanno garantito giorni di rassicurazioni quantomeno temporanee.

NUOVO CALO DEI FUTURES SUL GAS AL TTF

Oggi, al mercato degli scambi di Amsterdam, i futures di dicembre del gas sono scesi a quota 120,98 euro/Mwh. Il calo registrato è così del 3,5%.

I MONITI DI BRETON E LAGARDE

Nessun rilassamento, però. Tanto che la stessa presidente della Bce Cristine Lagarde ha – sempre nella giornata odierna – dichiarato da Tallinn che “il taglio delle forniture di gas causato dall’invasione russa è un importante cambiamento strutturale che avrà ripercussioni per diversi anni. L’andamento del mercato dei futures suggeriscono che vedremo prezzi del gas più alti per un certo periodo, poiché i paesi europei dovranno pagare un premio per attirare Gnl non contratto per sostituire il gas russo. Gli effetti di sostituzione probabilmente aumenteranno anche i prezzi di altre fonti di energia”.

Secondo il Commissario Ue al Mercato interno, Thierry Breton, invece, la via da perseguire per affrontare l’emergenza è quella degli acquisti comuni di gas. Annunciata al Consiglio europeo di fine ottobre, ultimo palcoscenico per Mario Draghi, partirà “entro la fine del mese” a detta dello stesso Breton. Che ha aggiunto come questa nuova piattaforma permetterà di “affrontare l’inverno con maggiore capacità di negoziare con i fornitori”.

LA STRATEGIA ENERGETICA EUROPEA SECONDO TAJANI

Dal punto di vista italiano questi progressi fanno ben sperare, visto l’impegno del Belpaese nell’imporre una via comunitaria da opporre alle ritorsioni russe. Concetto ribadito anche oggi Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia e neo ministro degli Affari Esteri nel bilaterale con Antony Blinken.

Serve, ha detto, una “strategia comune” sul fronte dell’energia, “affinché non ci sia un costo troppo alto del gas che noi acquisteremo da altri Paesi, compresi gli Stati Uniti. Per noi è una questione importante, visto che come governo decideremo cosa fare per aiutare famiglie e imprese”.

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