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energia

Superbonus, Confindustria e idrogeno: cosa c’è sui giornali di oggi

Sul Superbonus Forza Italia lavora per reintrodurre lo sconto in fattura. Intanto si compone la squadra di Orsini a Confindustria che dovrebbe essere ufficiale oggi. Mentre strategia nazionale di sviluppo per l’idrogeno dovrebbe essere pronta per l’estate: la rassegna odierna dei giornali

Manca ancora una settimana alla scadenza per la presentazione degli emendamenti in commissione Finanze al decreto Superbonus ma Forza Italia è già al lavoro per cercare di recuperare risorse utili per ripristinare la cessione del credito e lo sconto in fattura in favore di chi non è riuscito ad accedere a questi due canali prima della serrata del governo. Anche se è arrivata una bocciatura per la misura: secondo il direttore del dipartimento Affari fiscali, Vitor Gaspar, è ‘costoso, regressivo’ e ha fatto poco per la decarbonizzazione”. Intanto oggi Il presidente designato di Confindustria Orsini dovrebbe varare la sua squadra. Tra i nomi per il ruolo di vicepresidente ci sono quelli di Stefan Pan (all’Europa), Vincenzo Marinese di Confindustria Veneto Est all’Organizzazione, Maurizio Marchesini alle Relazioni industriali, Natale Mazzuca al Sud e Annalisa Sassi alla Coesione. Infine il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha promesso che la strategia nazionale sull’idrogeno, su cui è al lavoro un tavolo insediatosi a febbraio, ‘sarà definita per l’estate’.

SUPERBONUS, FI VUOLE LO SCONTO IN FATTURA

“Al Senato parte l’arrembaggio della maggioranza al decreto che restringe la spesa per il Superbonus. Manca ancora una settimana alla scadenza per la presentazione degli emendamenti in commissione Finanze, ma il senatore di Forza Italia Claudio Lotito ha già preparato il suo ‘lodo’: controlli extra, in capo ai Comuni, per scovare eventuali truffe sui lavori già conclusi e recuperare così risorse utili per ripristinare la cessione del credito e lo sconto in fattura in favore di chi non è riuscito ad accedere a questi due canali prima della serrata del governo. Ma il ministero dell’Economia ha già alzato un muro preventivo”. È quanto si legge su La Repubblica di oggi. “(…) Il fronte comune in Parlamento punta ad estendere la deroga anche agli immobili delle onlus e del Terzo settore, su tutto il territorio nazionale: l’importo della richiesta è pari a 120 milioni. La decisione spetta al Mef: anche in questo caso, come per le zone terremotate, non c’è chiusura, ma la prudenza è maggiore. (…)”, si legge sul quotidiano.

SUPERBONUS, GASPAR (FMI): SUPERBONUS COSTOSO E REGRESSIVO

“L’Italia deve fare di più per abbassare il debito pubblico, con interventi nei prossimi due anni. È la raccomandazione dell’Fmi, contenuta nel Fiscal Monitor pubblicato ieri. E arriva una bocciatura in più per il superbonus: secondo il direttore del dipartimento Affari fiscali, Vitor Gaspar, è ‘costoso, regressivo’ e ha fatto poco per la decarbonizzazione”. È quanto si legge su Il Sole 24 Ore di oggi. “(…) Sui conti italiani pesa anche il Superbonus, citato esplicitamente nel Fiscal Monitor. Ritiene che si tratti di una misura sbagliata? ‘Il Superbonus è stato introdotto nel contesto della mitigazione dell’impatto economico e sociale della pandemia. La stima iniziale dei costi era di 35 miliardi di euro in 15 anni. Gli esborsi sono già un multiplo elevato di questa stima e ciò produce una pressione significativa sul debito e sul deficit. L’incasso del Superbonus, molto più alto del previsto, ha indebolito il quadro di bilancio, con un costo totale che può essere stimato in oltre il 10% del Pil nel periodo 2021-2025. Inoltre, è regressivo, in quanto le famiglie più ricche probabilmente beneficeranno maggiormente delle ristrutturazioni edilizie. Lo stesso impatto ecologico sembra essere limitato, poiché l’effetto sulla riduzione delle emissioni di CO2 è stimato essere relativamente basso’. Quindi, misura sbagliata? ‘Parole sue’. (…)”, si legge sul quotidiano.

CONFINDUSTRIA, NELLA SQUADRA SASSI E MARCHESINI

“Il presidente designato di Confindustria vara oggi la sua squadra. Ieri in tarda serata si lavorava ancora per trovare una quadra. Tra i nomi che ricorrevano con più frequenza per il ruolo di vicepresidente ci sono quelli di Stefan Pan (all’Europa), Vincenzo Marinese di Confindustria Veneto Est all’Organizzazione, Maurizio Marchesini alle Relazioni industriali, Natale Mazzuca al Sud. Certa Annalisa Sassi alla Coesione”. È quanto riporta il Corriere della Sera di oggi. “(…) Dopo il colpo di scena del ritiro di Edoardo Garrone dalla corsa per la presidenza, il dialogo con Orsini non si è interrotto, Garrone resta alla presidenza del Sole24Ore. Per finire, al di fuori del consiglio di presidenza, due potrebbero essere gli special advisor di Orsini: il presidente di Federacciai Antonio Gozzi e Gianfelice Rocca alle Scienze della vita. Per la direzione generale si fa il nome del direttore di Unindustria Lazio, Maurizio Tarquini”, si legge sul quotidiano.

IDROGENO, LA STRATEGIA NAZIONALE DI SVILUPPO PRONTA PER L’ESTATE

“Iter più celeri insieme a un quadro normativo che sostenga i piani delle aziende impegnate nello sviluppo dell’idrogeno. Ma anche una cornice strategica accompagnata da incentivi tariffari adeguati. Sono le richieste emerse ieri dal palco del Green & Hydrogen Forum, organizzato da Il Sole 24 Ore e dal 24 Ore Eventi, (…)”. È quanto si legge su Il Sole 24 Ore di oggi. “La filiera italiana, quindi, chiede certezze e il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, promette innanzitutto che la strategia nazionale, su cui è al lavoro un tavolo insediatosi a febbraio, ‘sarà definita per l’estate’. Quanto ai sostegni, il titolare del Mase sfoggia il consueto pragmatismo e garantisce che lo schema di incentivi tariffari per la produzione di idrogeno a basse emissioni di carbonio ‘è in dirittura d’arrivo, poi dobbiamo notificarlo alla Commissione Europea e auspico di riuscire ad avere lo schema definitivo per fine anno’. Insomma, si lavora sui vari tasselli per costruire quella cornice, anche dal punto di vista regolatorio. E qui è il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, a tratteggiare la rotta. ‘Non c’è ancora un’impostazione definitiva, i principi sono quelli del gas di riferimento. Si discute sul bilanciamento tra sviluppi locali e dobbiamo chiarire le idee su come impostare la crescita e la presenza dei soggetti operatori’, precisa non prima di aver detto che ‘le pmi possono sviluppare una leadership significativa’ (…)”, si legge sul quotidiano.

“Serve, quindi, un’accelerazione. Ma occorre anche, spiega Alberto Dossi, presidente di H2IT (Associazione Italiana Idrogeno), ‘completare il framework normativo e semplificare, o almeno chiarire, i percorsi autorizzativi ambientali e per sicurezza’. Un tema che, fa capire, sta a cuore alle aziende, come pure agli enti territoriali impegnati anche loro in prima linea. Perché è fondamentale ‘un approccio sistemico’, evidenzia Nur El Gawohary, vice president External relations di Ansaldo Energia, ‘per far convivere tecnologie complementari per produzione, stoccaggio, utilizzo di idrogeno. Comprendendo anche quelle consolidate, che comunque ne possono accelerare la diffusione, come le turbine che realizziamo: utilizzano al momento gas ma sono già testate per l’idrogeno fino al 70%. E come il nucleare’. (…)”, conclude il quotidiano.

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